Bonus mamme lavoratrici
Bonus mamme lavoratrici

Il bonus destinato alle madri lavoratrici è stato confermato anche per il 2025, ma subisce degli importanti cambiamenti che ne modificano struttura e accesso. La nuova Legge di Bilancio, infatti, ha ridefinito criteri di idoneità, soglie economiche e modalità di erogazione, trasformando l’agevolazione rispetto agli anni passati. Questi cambiamenti mirano ad ampliare il numero di beneficiarie, includendo nuove categorie di lavoratrici, ma al tempo stesso introducono restrizioni che potrebbero limitarne l’impatto per molte famiglie. 

Le principali novità del bonus mamme lavoratrici 2025: più inclusivo o più restrittivo?

Tra le novità principali del bonus mamme lavoratrici 2025 figura l’inclusione di lavoratrici autonome e contrattualizzate a tempo determinato, accompagnata, però, dall’introduzione di un tetto di reddito pari a 40mila euro lordi annui. Questa limitazione, assente nelle precedenti normative legate al bonus, potrebbe escludere una fascia significativa di famiglie che ne avevano finora beneficiato.

Chi potrà beneficiare del bonus?

L’accesso al bonus sarà riservato a madri con almeno due figli, a condizione che il più piccolo abbia meno di 10 anni. A partire dal 2027, per le famiglie con tre o più figli, il beneficio sarà esteso fino ai 18 anni del figlio più giovane. Tuttavia, sono esclusi dalla misura diversi gruppi, tra cui le madri di un solo figlio, anche se con disabilità, le lavoratrici domestiche, le pensionate, le disoccupate e le autonome in regime forfettario.

L’esonero contributivo

Un ulteriore cambiamento riguarda la trasformazione dell’esonero contributivo: mentre in passato era prevista un’esenzione totale, nel 2025 sarà applicata una riduzione parziale, la cui entità sarà definita da un decreto entro il 29 gennaio.

Effetti su IRPEF e Assegno Unico

Non mancano criticità legate agli effetti sull’IRPEF e sull’Assegno Unico: l’aumento del reddito imponibile derivante dall’esonero potrebbe incrementare le imposte da pagare e, contestualmente, ridurre il sostegno economico alle famiglie a causa dell’impatto sull’ISEE. Questi aspetti, uniti al nuovo limite di reddito, sollevano dubbi sull’effettiva efficacia della misura.