Il Bonus mamme lavoratrici 2024 è uno dei provvedimenti più attesi della Legge di Bilancio 2024. Tuttavia, l’effettiva implementazione di questa misura, annunciata con entusiasmo dal governo Meloni, è in ritardo. da un ritardo. Il governo ha destinato la somma di 450 milioni di euro per garantire la decontribuzione alle mamme lavoratrici a tempo indeterminato con almeno due figli. A distanza di tempo dall’annuncio, la decontribuzione per le mamme lavoratrici non ha ancora visto la luce. L’Inps, l’ente preposto all’attuazione di questa misura, non ha ancora pubblicato la circolare esplicativa necessaria per il calcolo del beneficio, che doveva partire a gennaio. Di conseguenza, nessuna donna lavoratrice e mamma ha potuto beneficiare per questo mese degli ‘sconti’ promessi.
Bonus Mamme lavoratrici 2024: che fine ha fatto?
La premier Giorgia Meloni aveva sottolineato che il bonus mamme rappresentava il contributo più significativo della Legge di Bilancio. L’idea chiave era quella di riconoscere il valore della maternità e di incentivare la crescita demografica. Tuttavia, la mancata tempestività nell’attuazione della decontribuzione ha generato frustrazione tra le beneficiarie attese. Dopo l’annuncio iniziale, il bonus è stato limitato a un massimo di 3000 euro annui, senza vincoli reddituali, ma la maggior parte delle beneficiarie si trova a percepire poco più di 140 euro al mese. La normativa, valida solo per il 2024, ha specifiche restrizioni temporali: uno dei due figli deve avere meno di dieci anni. Tale limitazione, però, si estende fino al 2026 per le mamme con tre figli, di cui uno ancora minorenne.
Nonostante le promesse e le modifiche apportate, la circolare dell’Inps, fondamentale per l’applicazione concreta del bonus, è ancora in fase di stesura. Questo ritardo ha generato fastidi, come sempre accade quando viene promesso qualcosa per una data, e poi la scadenza non viene rispettata. L’attenzione è ora focalizzata sulla pubblicazione della circolare dell’Inps.