L’approvazione di un ordine del giorno che impegna il Governo a garantire i buoni pasto al personale ATA della scuola segna un importante passo avanti verso la tutela dei diritti di chi lavora nel comparto istruzione. La proposta, sostenuta con forza dal sindacato Anief, punta a colmare una disparità storica tra il settore scolastico e gli altri comparti della Pubblica Amministrazione (PA), in cui i buoni pasto sono già previsti.

Perché i buoni pasto per il personale ATA sono essenziali

La scuola rappresenta l’unico settore della PA in cui i buoni pasto non sono ancora riconosciuti. A sottolinearlo è stata Giovanna Miele, deputata della Lega e membro della commissione Cultura e Istruzione, che ha ribadito l’importanza di garantire questa misura. Diverse sentenze della Corte di Cassazione hanno già confermato che il diritto ai buoni pasto rientra nelle prerogative contrattuali del pubblico impiego.

Secondo Miele, questa mancanza crea una disparità “ingiusta e illegittima” rispetto agli altri comparti della PA. Un riconoscimento dei buoni pasto non solo eliminerebbe questa disuguaglianza, ma valorizzerebbe il ruolo svolto dal personale ATA nel supportare docenti, studenti e famiglie.

Buoni pasto e diritti dei lavoratori della scuola

Anief, da tempo in prima linea per questa causa, considera il riconoscimento dei buoni pasto un’importante misura di welfare. Il sindacato sottolinea come il personale ATA abbia subito negli ultimi anni un peggioramento delle condizioni economiche, perdendo circa 6.000 euro a causa di contratti inadeguati, come evidenziato dall’ultimo Rapporto Aran sugli stipendi della PA.

“Il nostro obiettivo è garantire buoni pasto di 12-13 euro al giorno, in linea con quanto già previsto in altri settori del pubblico impiego,” ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief. Secondo il sindacato, l’introduzione di questa misura rappresenterebbe un passo concreto verso la valorizzazione del lavoro del personale scolastico, che non deve essere considerato inferiore a chi opera nei Ministeri.

Il riconoscimento dei buoni pasto al personale scolastico è una conquista necessaria per eliminare disparità e migliorare le condizioni di lavoro di chi opera nella scuola. Già da tempo l’argomento è oggetto di contesa, come si vede dal video qui sotto.