L’Anief ha avanzato proposte per migliorare le condizioni economiche del personale scolastico, in particolare per i docenti e il personale ATA che lavorano lontano dalla propria residenza. Le richieste principali includono l’introduzione di un’indennità giornaliera per il personale fuori sede e l’estensione dei buoni pasto a tutto il personale scolastico. Quest’ultima proposta è stata molto discussa nell’ultimo anno e ci si è chiesto anche se il rifiuto di tale riconoscimento fosse o meno costituzionale.

L’indennità di trasferta per i docenti fuori sede

Anief sottolinea che i metalmeccanici percepiscono un’indennità di trasferta di 47 euro al giorno, oltre a 23 euro per il pernottamento e 11 euro di buono pasto, per un totale di 100 euro giornalieri. Il sindacato ritiene che anche i lavoratori della scuola dovrebbero avere diritto a un trattamento simile, considerando i sacrifici affrontati da chi lavora lontano da casa, tra cui spese per trasporti, alloggi e bollette.

Inoltre, Anief evidenzia che, secondo l’ultimo Rapporto Aran sugli stipendi della Pubblica Amministrazione, docenti e personale ATA hanno perso circa 6.000 euro negli ultimi 12 anni. L’introduzione di un’indennità di trasferta potrebbe compensare parzialmente queste perdite e riconoscere il valore del lavoro svolto dal personale scolastico.

Si mira a inserire queste indennità nel contratto collettivo nazionale, al fine di garantire un trattamento equo e dignitoso per tutto il personale scolastico che opera lontano dal proprio domicilio. “Sarebbe importante – scrive ancora il sindacato – introdurre i buoni pasto di 12,89 euro al giorno”.