Con il nuovo CCNI cambia il calcolo del servizio preruolo nelle graduatorie interne al fine dell’individuazione dei docenti soprannumerari e quindi per la mobilità d’ufficio. Come abbiamo visto in un precedente articolo, il calcolo cambia nell’arco del triennio di vigenza del C.C.N.I ed è effettuato come segue: per l’anno 2025/26 ogni anno di pre-ruolo è calcolato 4 punti, per il 2026/27 5 punti, per il 2027/28 6 punti. Questo, però, oltre a causare lavoro in più per le segreterie scolastiche, crea disparità tra gli stessi docenti. La UIL Scuola Rua ha denunciato tale situazione.
Il nuovo calcolo del servizio preruolo avrà un forte impatto nelle graduatorie interne
Il nuovo calcolo del servizio preruolo per la costituzione delle graduatorie interne d’istituto “non è uguale per tutti i docenti di ruolo, come ci si aspetterebbe, ma è a vantaggio solo di chi ha svolto il servizio preruolo (ovvero la supplenza riconosciuta o riconoscibile nella ricostruzione di carriera) nel ruolo di attuale titolarità (es. il docente al momento titolare sul I grado che ha svolto le supplenze riconosciute come pre-ruolo nel I grado)” – ha spiegato il segretario il Segretario Nazionale Uil Scuola Paolo Pizzo.
“La nuova valutazione del servizio preruolo avrà un impatto significativo in tutte le scuole, e determinerà in molti casi, rispetto allo scorso anno, un rovesciamento delle posizioni in graduatoria finora consolidate”.
“Assegnare un punteggio differente per ogni anno scolastico nel corso del triennio solo a chi ha svolto il servizio di pre-ruolo nel ruolo di attuale appartenenza crea un divario senza precedenti rispetto a chi non lo ha svolto nel ruolo di appartenenza, penalizzando così chi, negli anni, ha scelto (o è stato costretto ad accettare) incarichi di supplenza anche in altri ordini di scuola o gradi diversi rispetto a quello di titolarità, che comunque gli sono stati riconosciuti nella ricostruzione di carriera”, ha sottolineato il Segretario.
Nuovo lavoro in più per le segreterie
“Continua, quindi, a venire meno il principio di parità di trattamento tra lavoro a tempo determinato e indeterminato, più volte espresso dalla Corte e da singole sentenze, che nel CCNI sulla mobilità trova, se vogliamo, un divario ancora maggiore, creando discriminazioni tra docenti titolari nello stesso grado o ruolo avvantaggiando solo una categoria di docenti a discapito di altri, se consideriamo che si tratta dello stesso servizio prestato e già riconosciuto. Non si comprende la motivazione di scelta”.
“Inoltre, con i nuovo calcolo del servizio preruolo per ogni anno del triennio e per tutti i docenti della scuola – ha concluso Pizzo – le segreterie dovranno riformulare tutte le graduatorie interne di istituto, effettuando la diversa valutazione del punteggio di pre-ruolo così come indicato dal CCNI”.