Calendario scolastico, si continua a parlare di una possibile riforma del calendario scolastico anche se soffiano venti contraddittori. Da una parte c’è chi spinge verso una riduzione delle vacanze estive per un rientro anticipato degli alunni dietro ai banchi, dall’altra, invece, c’è chi propende per un ulteriore spostamento in avanti dell’inizio delle lezioni a motivo dei cambiamenti climatici.
Riforma calendario scolastico, meno vacanze estive? C’è chi dice no
Anticipare il rientro in classe oppure addirittura posticiparlo? Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ritiene che sia quanto mai doveroso ridurre i tre mesi di vacanze estive nella scuola pubblica italiana. Il motivo è facilmente riconducibile: in questo modo le famiglie, al rientro dalle vacanze d’agosto, avranno la possibilità di ‘gestire’ meglio i propri figli. Una soluzione ‘semplicistica’ che finisce, però, per trasformare il ruolo dell’insegnante in quello del ‘baby sitter’ (o quasi). Non vengono presi in considerazione, però, gli stipendi bassi degli insegnanti oltre allo stress che quotidianamente sono costretti a vivere. I tre mesi di vacanza (per meglio dire ‘pseudo tali’) continuano ad essere il cruccio della politica, quasi come se gli insegnanti staccassero la spina il 10 giugno (o giù di lì per ‘colpa’ degli esami) e poi la riattaccassero il 10 settembre.
A chi sollecita un rientro anticipato in classe, risponde la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) che sottolinea la necessità urgente di modificare l’organizzazione scolastica per proteggere la salute degli studenti. Le ondate di calore che si sono registrate in alcune zone d’Italia fanno riflettere.
‘Il fenomeno non può essere trascurato – ha dichiarato Alessandro Miani, presidente della SIMA – Le autorità regionali dovrebbero avere la possibilità di differenziare l’avvio dell’anno scolastico tra Nord e Sud, anche di due o tre settimane’ dichiara Miani. Le aule scolastiche italiane, in molti casi, presentano gravi difficoltà dal punto di vista ambientale visto che la ventilazione risulta insufficiente con un conseguente surriscaldamento.