Concorso scuola
Concorso scuola

Il secondo concorso PNRR, le cui domande di partecipazione potranno essere inviate sino al prossimo 30 dicembre, sta generando un’ondata di polemiche, soprattutto in relazione alle conseguenze del primo concorso PNRR: molti candidati che hanno partecipato alla prima procedura concorsuale, infatti, devono ancora svolgere la prova orale, per non parlare della beffa subìta dagli idonei che, pur superando di fatto le prove concorsuale, non potranno salire in cattedra come i colleghi vincitori.

Secondo concorso PNRR, raffica di ingiustizie: dagli idonei del primo concorso alla beffa punteggi

Il quotidiano ‘Domani’ di oggi, lunedì 16 dicembre ha dedicato ampio spazio alla questione riguardante il secondo concorso PNRR, pubblicando diverse esperienze come quella di Valentina Bartolucci, insegnante precaria di 53 anni: Valentina ha superato lo scritto del concorso PNRR 1 lo scorso 13 marzo, ma ancora non sa quando potrà affrontare la prova orale. Fino alla fine di ottobre, infatti, non era stata ancora formata la commissione esaminatrice. Intanto, è stato pubblicato il bando del secondo concorso docenti, con scadenza il 30 dicembre. Una situazione paradossale quella di Valentina: mentre attende ancora l’esito del concorso precedente, deve decidere se partecipare a un nuovo concorso, con il rischio di restare in attesa anche per il futuro. Se non vincerà il primo concorso PNRR, anche lei figurerà tra gli idonei non vincitori e non avrà alcuna graduatoria su cui sperare. 

12,5 punti per chi è risultato idoneo nel primo concorso, ma non per tutti

Ma le beffe per Valentina non sono finite qui perché il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha previsto che chi parteciperà al nuovo concorso, anche se non ha vinto il primo (risultando comunque idoneo), riceverà 12,5 punti sui 50 totali  previsti per la valutazione dei titoli. Tuttavia, Valentina non potrà beneficiarne, in quanto deve ancora portare a termine il primo concorso. Andrea Capodimonte, insegnante precario nelle stesse condizioni, ha creato un collettivo con altri docenti per chiedere il rinvio della scadenza del nuovo concorso, almeno fino a quando non saranno concluse le prove del PNRR 1 o che, almeno, sia prevista una clausola che permetta ugualmente di beneficiare dei 12,5 punti.

Manuela Pascarella, sindacalista di Flc Cgil, ha spiegato che i ritardi nel PNRR 1 sono dovuti alla scarsità di commissari e alla loro scarsa remunerazione. Elisabetta Piccolotti, deputata di Avs, ha annunciato una possibile interrogazione parlamentare per fermare il nuovo concorso, chiedendo di risolvere prima la situazione del PNRR 1. ‘Presenterò un’interrogazione parlamentare per fermare le procedure concorsuali almeno finché non si sarà concluso il PNRR l – ha annunciato Elisabetta Piccolotti – È l’ennesimo schiaffo a persone che non meriterebbero questo trattamento’.