La “Carta Dedicata a te” è un progetto del Governo a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. La misura non è scaduta a fine 2023 ma la sua validità è stata prorogata permettendo a chi non è riuscito a effettuare il primo pagamento, necessario per l’attivazione, di farlo entro fine mese. Per chi non lo avesse ancora fatto il termine ultimo per attivarla è il 31 gennaio e i nuclei familiari che ricevono questo contributo hanno tempo per spendere i soldi fino al 15 marzo 2024. Il credito è destinato alle famiglie con un Isee uguale o inferiore a 15mila euro. Ecco tutte le regole.
Carta Dedicata a te 2024, l’attivazione entro il 31 gennaio
Mancano pochissimi giorni di tempo per attivare la Carta Dedicata a Te progettata dal Governo per dare un aiuto alle famiglie per l’acquisto di alimentari o carburante. Chi non effettuerà il primo pagamento entro questa data perderà la possibilità di utilizzare il contributo economico. Ma quanto denaro c’è nella carta? La tessera, come informa Sky Tg24 Economia, permette di disporre di un fondo di 382,5 euro, al quale si aggiungono ulteriori 77,2 euro di bonus. I possessori di “Carta dedicata a te” dovranno utilizzare l’intero importo entro il 15 marzo 2024.
Che cosa si può acquistare e come attivare la carta
L’importo è destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità e carburante o può essere usata per gli abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale. L’importo è erogato a ogni nucleo familiare che ha i requisiti tramite una carta elettronica di pagamento. La carta può essere ritirata presso tutti gli uffici postali presentando la comunicazione che si è ricevuta dal Comune di residenza, che contiene l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata. Poi si attiva con l’acquisto.
Non ne hanno diritto nuclei in cui ci sono percettori di reddito di cittadinanza, di inclusione o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione e ogni forma di integrazione salariale o di sostegno per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.