Continuano a fioccare le sentenze favorevoli per i docenti precari ricorrenti che stanno chiedendo gli arretrati della Carta del Docente. L’ultimo caso, ancora una volta patrocinato dai legali Anief, ha visto riconoscere 2.500 euro al ricorrente. La pronuncia arriva dal Tribunale di Bari. Vediamo di seguito i dettagli.

Ricorso carta del docente: la decisione del giudice di Bari

A Bari il giudice ha assegnato 2.500 euro ad un insegnante che dal 2017 ha svolto cinque annualità in qualità di supplente annuale, l’ultima delle quali per 15 ore settimanali a fronte delle 18 che compongono la cattedra completa, perché l’aggiornamento professionale è prerogativa anche del personale non di ruolo. L’importo sarebbe dovuto essere pari a 3.000 euro. Il giudice, però, ha negato il pagamento della supplenza annuale del 2016/17 perché caduta in prescrizione.

Nella sentenza, il Tribunale di Bari ha ricordato l’ampio ventaglio di giudizi che nell’ultimo periodo hanno contrassegnato la materia: ha prima citato l’ordinanza del 18 maggio 2022 della Corte di giustizia europea sezione VI causa C 450-21, quindi l’art. 282 del Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (d.lgs. 16 aprile 1994, n. 297), secondo cui “l’aggiornamento è un diritto-dovere fondamentale del personale ispettivo, direttivo e docente”, senza escludere nessuno. Quindi ha ricordato che pure il C.C.N.L. Scuola attribuisce rilievo centrale alla formazione dei docenti, disponendo, all’art. 28 CCNL comparto scuola (4.8.1995). Ha poi citato l’articolo 63 CCNL 27.11.2007, rubricato “Formazione in Servizio”, perché sancisce che “la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un efficace politica di sviluppo delle risorse umane”. Infine, si è soffermato sulla sentenza n. 1842/2022 del Consiglio di Stato e su quella recentissima emessa dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 29961 del 27/10/2023 che ha aperto la Carta del docente anche ai precari con contratto in scadenza il 30 giugno.

Infine il giudice di Bari ha condannato il Ministero dell’Istruzione e del Merito “al pagamento delle spese processuali che liquida in € 516,00 così compensate per la metà oltre accessori con distrazione in favore dei procuratori antistatari.

Il commento di Marcello Pacifico (Anief)

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “sulla Carta del docente c’è davvero poco da aggiungere: le sentenze, molte delle quali fanno ormai giurisprudenza, sono tutte orientate nella stessa direzione favorevole alla somministrazione annuale anche agli insegnanti precari. C’è solo da confidare, a questo punto, che il Ministero dell’Istruzione e del Merito prenda atto della marea di espressioni favorevoli ai supplenti e spinga la politica ad intervenire per via governativa o parlamentare.” Pacifico inoltre, a testimonianza di quanto accaduto nell’ultima sentenza di Bari, ricorda poi ancora la prescrizione quinquennale per non perdere significativi importi di indennizzo.