Una nuova sentenza del Tribunale di Roma ha riconosciuto la somma di 3000 euro più gli interessi maturati a una docente precaria che ha svolto sei supplenze annuali sino al 30 giugno (dal 2017 al 2023): in buona sostanza, è stato riconosciuto il diritto della parte ricorrente alla fruizione della Carta del Docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, condannando il Ministero dell’Istruzione e del Merito all’assegnazione alla ricorrente della carta elettronica e all’accredito sulla suddetta carta del suddetto importo.
Nuova sentenza del Tribunale di Roma: riconosciuta a una precaria la Carta del Docente
Continuano a susseguirsi, dunque, le sentenze a favore del riconoscimento della Carta del Docente anche ai precari, secondo quanto stabilito anche dalla sentenza N. 4090/23 della Corte di Cassazione che ha stabilito che le supplenze annuali hanno diritto all’assegnazione della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione professionale. Il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, ha sottolineato come sia stato troppo forte il calpestamento del principio di discriminazione, voluto dal legislatore in occasione del varo della Carta del Docente (nella riforma ‘Buona Scuola’ del 2015) a beneficio esclusivo dei docenti di ruolo.
Ai precari conviene presentare ricorso in fretta per evitare che il diritto cada in prescrizione
“Per questo motivo – sottolinea il presidente Anief – consigliamo ai precari ed ex precari che ancora non hanno deciso di presentare ricorso, di farlo al più presto per riuscire a recuperare 500 euro per ogni anno scolastico. I fatti dicono che vi sono altissime possibilità di riuscita. Bisogna solo fare attenzione a non tardare troppo – ha concluso Marcello Pacifico – altrimenti si cade nella prescrizione’.