Carta del Docente, ormai non ci sono più dubbi riguardo alla Carta del Docente che va concessa anche al personale precario. I tribunali, seguendo l’indirizzo della Corte di Cassazione, si sono espressi chiaramente. Recentemente, il giudice del lavoro di Trapani ha accolto il ricorso presentato dall’Anief, condannando il Ministero dell’Istruzione a risarcire un’insegnante che, pur avendo svolto supplenze annuali tra il 2021 e il 2024, non aveva ricevuto il supporto per la formazione. La docente riceverà 1.500 euro a titolo di risarcimento.
Carta del Docente anche al personale precario, perché spetta ormai di diritto
Il Tribunale ha ricordato che, con la sentenza n. 29961 del 27 ottobre 2023, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’articolo 1, comma 121, della Legge 107/2015 è in contrasto con la clausola 4 dell’Accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE. Tale norma limitava il diritto alla Carta del Docente ai soli insegnanti di ruolo, escludendo coloro che avevano incarichi annuali fino al 31 agosto o al 30 giugno. La Cassazione ha chiarito che questo beneficio deve essere riconosciuto anche ai docenti a tempo determinato, in misura piena, poiché svolgono le stesse mansioni dei colleghi di ruolo.
Parità di trattamento per i docenti a tempo determinato
Il giudice ha richiamato numerose pronunce della Cassazione, come quelle relative alla ricostruzione di carriera, alla progressione economica e alla retribuzione professionale, ribadendo che i docenti precari devono essere trattati alla pari dei colleghi di ruolo, in linea con la normativa europea. Nonostante la natura temporanea del loro contratto, le loro mansioni sono equiparabili e il mancato riconoscimento della Carta del Docente rappresenta una discriminazione.
Il Consiglio di Stato e la Corte di Giustizia Europea confermano
Anche il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842/2022, ha sottolineato che negare la Carta del Docente ai precari viola i principi costituzionali di uguaglianza, buon andamento della Pubblica Amministrazione e diritto all’aggiornamento professionale. Inoltre, la Corte di Giustizia Europea, con un’ordinanza del 18 maggio 2022, ha dichiarato incompatibile con il diritto comunitario qualsiasi normativa che riservi esclusivamente ai docenti di ruolo il beneficio dei 500 euro per la formazione.
Il punto di vista di Anief
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha evidenziato come le principali autorità giudiziarie continuino a confermare il diritto dei precari alla Carta del Docente. Questo vale per tutti coloro che abbiano svolto almeno una supplenza annuale negli ultimi sei anni, anche se nel frattempo hanno ottenuto il ruolo.