Dalla sua esistenza, a partire dal 2015, la carta del docente è stata più volte oggetto di usi illeciti, spesso col benestare anche degli esercenti dei negozi di elettronica. Non sono mancati casi di acquisti di beni diversi rispetto a quelli rientranti nel bonus attraverso il ricorso ad ‘escamotages’. Ricordiamo le notizie eclatanti di utilizzo della carta per comprare lavatrici piuttosto che climatizzatori. E ora spuntano nuove truffe, sventate ancora una volta dal programma televisivo ‘Striscia la Notizia‘. Di seguito i dettagli.
Carta del docente: efficacia e trasparenza messe ancora una volta in discussione
La puntata è andata in onda lo scorso 10 gennaio, e il servizio è stato curato da Luca Abete. La truffa sarebbe stata operata presso un negozio di elettronica in provincia di Napoli. Stavolta il metodo illecito utilizzato è consistito nell’acquisto fittizio di prodotti tramite la carta del docente, con successiva restituzione di denaro contante. Insomma, il bonus sarebbe stato trasformato in una sorta di ‘bancomat‘ con cui avere soldi ‘cash’ da spendere in qualsiasi modo.
Un tale utilizzo non può che considerarsi distorto rispetto alla ratio su cui si è fondata la sua stessa istituzione, vale a dire per favorire la formazione e l’aggiornamento professionale degli insegnanti di ogni ordine e grado. E nonostante già in passato siano stato sventati episodi di questo tipo, con tanto anche di sanzioni nei confronti dei docenti coinvolti nell’illecito ‘modus operandi’, sembra sempre che si riesca in un qualche modo a mettere a punto piani per aggirare la legge vanificando l’intento del bonus stesso.