Carta del Docente, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, dopo un iniziale silenzio, ha aggiunto una FAQ chiarificatrice sulla piattaforma della Carta del Docente in merito all’importo residuo ‘scomparso’ per il personale supplente. La FAQ chiarisce che l’accesso per il personale supplente era autorizzato solo per l’anno 2023/24, quindi l’importo residuo non può essere speso perché il personale non ha l’autorizzazione ad accedere alla piattaforma.
Carta del Docente, la FAQ del Ministero dell’Istruzione sull’importo residuo fa discutere
Tutto ciò significa che solo i docenti con contratto a tempo indeterminato possono cumulare il residuo dell’anno scolastico precedente con il nuovo importo dell’anno corrente. Questa situazione non fa altro che generare molte perplessità in vista di ciò che succederà in futuro in relazione alla Carta del Docente per il personale precario.
Anief contesta la FAQ ministeriale
Anief contesta la FAQ del Ministero dell’Istruzione che impedisce ai docenti annuali di recuperare il residuo della Carta del Docente non speso nel 2023/2024, ritenendo che ciò violi il principio di non discriminazione rispetto agli insegnanti di ruolo, che possono recuperare le somme non spese secondo l’art. 6 del d.P.C.M. del 28 giugno 2016. Per tutelare i diritti dei docenti con contratto fino al 31 agosto, Anief ha preparato una diffida legale e un’istanza di accesso agli atti. Questi strumenti permettono ai docenti di richiedere sia il bonus di 500 euro per il 2024/2025 (disponibile dopo l’approvazione della legge di bilancio) sia il residuo del bonus 2023/2024 non utilizzato.
A questo proposito, appare, comunque, logico che il Ministero debba fornire ulteriori chiarimenti in merito. Se la situazione restasse invariata, i supplenti annuali dovranno utilizzare l’intero importo entro la fine di agosto ogni anno, altrimenti il credito residuo andrà perso.