La questione dei docenti precari è ancora al centro dell’attenzione. Nelle ultime settimane i temi caldi sono quelli della carta del docente, dell’assicurazione sanitaria e di un modello di reclutamento che riesca finalmente a sanare la ‘supplentite‘ che da anni attanaglia il mondo scolastico. In un recente comunicato è intervenuta anche Ornella Cuzzupi (UGL Scuola).
Una scuola migliore passa anche attraverso la valorizzazione dei docenti precari
“Ci troviamo, obiettivamente, al cospetto di un nuovo modo di intendere la scuola. Identificare, come ha fatto il ministro Valditara il personale scolastico come “professionisti della conoscenza” e agire di conseguenza non può che vederci d’accordo; proprio noi che di quella terminologia ne abbiamo fatto bandiera”. Le parole di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, si riferiscono alle recenti dichiarazioni e prese di posizione del Ministro Valditara su importanti temi.
La conferma della carta della carta dei docenti con un importo a disposizione confermato a 500 euro; la volontà d’introdurre un’assicurazione sanitaria per il personale scolastico al pari di altre realtà con un impegno economico quasi solo simbolico rispetto alla copertura assicurativa; il confronto con la Commissione Europea in merito ad una maggiore flessibilità di reclutamento; sono segnali positivi che giungono da viale Trastevere.
“In continuità di tale linea occorre però ribadire come il comparto ha necessità di essere valutato nella sua interezza strutturale e di forza pedagogica, compreso il personale precario e le modifiche da apportare al sistema scuola”. Le parole del Segretario Nazionale Cuzzupi, rimarcano dunque un percorso che, seppur positivo, necessita di impulsi ancor più determinati e determinanti.
“La scuola è un universo complesso ma renderlo più semplice consentirebbe di raggiungere due obiettivi: la chiarezza degli intenti e la valorizzazione del ruolo educativo. La stessa carta dei docenti deve essere garantita anche ai precari. La richiesta in tal senso fatta dal Ministro per un finanziamento nella prossima Legge di Bilancio non può che vederci d’accordo.
Allo stesso modo continuiamo a chiedere un deciso impegno verso una semplificazione incisiva delle procedure e del sistema nel suo complesso. I precari, ad esempio, necessitano di una corretta visione del lavoro da loro svolto sino ad oggi e questo vale sia per i docenti che per gli ATA. Allo stesso modo – continua il Segretario UGL – reputiamo assolutamente necessario creare i presupposti concreti affinché le nostre scuole possano essere luoghi sicuri di educazione, conoscenza e cultura. Dunque, strutture e mezzi adeguati. Le forze politiche tutte devono rendersi conto di come, accanto alle problematiche finanziarie che nessuno disconosce, vi sono delle priorità da non poter eludere. Una di queste è la scuola!”