Bonus 500 euro e Carta del Docente, non sono mancate le polemiche nelle ultime settimane in relazione alla riattivazione della Card destinata alla formazione e all’aggiornamento professionale dei docenti, anche e soprattutto a beneficio degli insegnanti precari. Non è la prima volta che si parla di una possibile integrazione della Carta del Docente nello stipendio e la Gilda degli Insegnanti, ora, rilancia la proposta.
Carta del Docente nello stipendio, Gilda lancia un appello al Governo
La Gilda degli Insegnanti, in una nota informativa, rivolge un appello al governo affinché trasformi le risorse della Carta del Docente in una componente strutturale dello stipendio, garantendo così una maggiore stabilità economica e sottraendo tali risorse alle fluttuazioni politiche. Trasferire i fondi del bonus 500 euro nella Retribuzione Professionale Docenti (RPD) significherebbe un incremento certo e duraturo del reddito per tutti gli insegnanti, inclusi quelli con contratto a tempo determinato. Questo eviterebbe le complessità legate all’utilizzo di piattaforme e bonus temporanei, offrendo un riconoscimento stabile nel tempo.
Inoltre, per incentivare l’aggiornamento professionale, Gilda propone l’introduzione di una deduzione fiscale specifica per le spese sostenute dai docenti per l’acquisto di strumenti tecnologici, formazione, libri e testi didattici. La Federazione Gilda-Unams, con l’obiettivo di garantire la crescita e il riconoscimento della professione docente, ritiene essenziale battersi per rafforzare il ruolo centrale degli insegnanti nel sistema educativo italiano.