Carta del docente
Carta del docente

Come abbiamo visto in un precedente articolo, la Legge di Bilancio 2025 è intervenuta anche sulla carta del docente, che subirà una trasformazione a partire dal prossimo anno scolastico 2025/26: se da una parte il bonus sarà esteso anche ai docenti precari con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile, dall’altra la misura prevede una modifica dell’importo. Nel frattempo, sono scattate le sanzioni per tutti quegli insegnanti che ne hanno fatto un uso illecito e per cui era in corso un’indagine da parte di carabinieri e finanza. Di seguito il punto della questione. 

Importo della carta del docente stabilito annualmente 

Tra i cambiamenti più importanti introdotti dalla Legge di Bilancio 2025 sulla carta docente vi è la variabilità dell’importo: questo non sarà più fisso, vale a dire non sarà sempre pari al valore di 500 euro annui, ma un decreto ministeriale annuale ne stabilirà l’entità in base alle risorse disponibili. Si è fissato solo il tetto massimo, che non potrà andare oltre le 500 euro per ciascun beneficiario. A supporto della misura si è stabilito un incremento delle risorse destinate al fondo per il miglioramento dell’offerta formativa: dal 2025 questo fondo sarà incrementato di 93,4 milioni di euro annui. Al momento, quindi, non sarebbe stata accolta la richiesta del sindacato La Gilda degli Insegnanti dell’inserimento del bonus nello stipendio.

Maggiori controlli e prime sanzioni per uso illecito del bonus 

Inoltre, per evitare usi illeciti della carta del docente, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha previsto controlli maggiori, attraverso un sistema di attento monitoraggio sull’uso del bonus, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Come sappiamo, infatti, vari fino ad oggi sono stati i casi di uso fraudolento del beneficio: di recente abbiamo riportato il caso dell’indagine condotta dalla Procura e dalla Guardia di Finanza di Cosenza, dove circa 300 docenti avevano acquistato elettrodomestici, smartphone e quant’altro utilizzando la carta. Per loro sono scattate pesanti sanzioni: come segnala ‘La Gazzetta del Sud’ queste prevedono la sospensione dal servizio per tre o quattro giorni, il blocco dello scatto stipendiale, le revoca del bonus per un anno e il rimborso del triplo della somma spesa in modo illecito.