Carta del docente
Carta del docente

C’è grande attesa per l’estensione della carta del docente anche ai docenti con contratto di supplenza annuale (al 31 agosto). La misura entrerà in vigore, in maniera strutturale, grazie alla sua previsione contenuta nella Manovra Finanziaria 2025. Dopo che quest’ultima sarà approvata occorrerà attendere l’attuazione di quanto previsto. Per il bonus da 500 euro non si sa esattamente quando sarà ‘operativo’ per i supplenti interessati ma si presume tra febbraio e marzo 2025. Che ne sarà quindi dei ricorsi? Facciamo chiarezza.

Carta del docente: il riconoscimento ai precari al 31 agosto come inciderà sui ricorsi?

Partiamo dal presupposto che per poter beneficiare della carta del docente i precari al 31 agosto non dovranno presentare alcuna richiesta. Il beneficio verrà caricato in maniera automatica sull’apposita piattaforma. In questi anni però, grazie all’iniziativa di alcuni sindacati, si è assistito ad una miriade di ricorsi presentati per le annualità in cui non si è potuto godere del bonus. L’esito delle sentenze è sempre stato positivo, con cifre, che sono state accreditate sul portafoglio virtuale, anche si sono aggirate anche intorno ai 3 mila euro, e un MIM di conseguenza soccombente e costretto a pagare anche gli interessi ai ricorrenti.

Ma quindi ora, nel momento in cui diventerà operativa la carta del docente, che ne sarà dei ricorsi? Ovviamente proseguiranno, sia per coloro che hanno un contratto al 30 giugno, e che continuano a restare esclusi, sia per chi è titolare di supplenze con contratti brevi che però potrebbero comunque beneficiare del buono raggiungendo i 180 giorni di servizio. Per quanto riguarda i precari al 31 agosto potranno evidentemente proseguire l’iter dei ricorsi già avviati per le annualità pregresse in cui non hanno potuto usufruire della carta del docente.

Per quanto riguarda gli eventuali ricorsi già avviati concernenti l’a.s 2024/25 potrebbe prospettarsi un’estinzione del processo per cessata materia del contendere, in quanto la pretesa ha già trovato piena soddisfazione (ricevendo comunque il bonus quest’anno) rendendo inutile la prosecuzione della causa, o per sopravvenuta carenza d’interesse.