Carta del docente
Carta del docente

Prosegue la pioggia di sentenze favorevoli ai precari che hanno presentato ricorso per poter beneficiare della carta del docente. Ricordiamo che solo per il 2023 il Ministero ha esteso il voucher da 500 euro ai supplenti con contratto al 31 agosto. Svolta giudiziaria è poi stata compiuta dalla sentenza del 27 ottobre 2023 della Corte di Cassazione, la quale ha riconosciuto il diritto alla Carta del Docente anche ai precari che stipulano un contratto con scadenza il 30 giugno. Questi ultimi però, per vedersi riconoscere questo diritto, non possono fare altro che presentare ricorso. Nel frattempo sono arrivati anche risvolti positivi (ma sempre in ambito giurisprudenziale) per i supplenti brevi che hanno svolto almeno 180 giorni di servizio. Ma a chi inviare la richiesta di riconoscimento del buono una volta ottenuta sentenza favorevole? Di seguito i chiarimenti.

Carta del docente, i chiarimenti dell’Usr Lazio

L’Usr Lazio ha pubblicato la nota n. 16990 del 15 marzo 2024 contenente i chiarimenti sulle richieste di riconoscimento della carta del docente a seguito di sentenza favorevole. La nota si aggiunge alle ulteriori delucidazioni fornite nei giorni scorsi anche dall’Usr Campania.

L’Usr riporta le indicazioni già fornite dal Ministero:

Per eventuali richieste di riconoscimento del bonus Carta del Docente è necessario trasmettere copia della sentenza al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) all’indirizzo di posta certificata dgpersonalescuola@postacert.istruzione.it. La richiesta dovrà riportare il codice fiscale del docente ricorrente e le annualità per le quali è stato riconosciuto il contributo. Il Ministero, una volta esaminata la richiesta, la inoltrerà a Sogei che provvederà ad accreditare sul borsellino elettronico le annualità dovute al docente”.

L’Usr invita inoltre i docenti destinatari di provvedimenti giurisdizionali relativi alla Carta del docente ad attenersi alle indicazioni fornite dal Ministero, precisando che “eventuali richieste di erogazioni rivolte all’Ufficio scolastico regionale per il Lazio saranno considerate inammissibili e irricevibili per difetto di competenza“.