Carta del docente
Carta del docente

La bozza della legge di bilancio 2025 prevede di estendere il bonus della Carta del Docente ai docenti precari. In attesa dell’approvazione definitiva, che avverrà a fine dicembre, sono in molti a chiedersi a chi potrebbe spettare. Se da una parte appare quasi scontato che i beneficiari saranno solamente i supplenti annuali (titolari di contratto fino a 31 agosto), dall’altra parte emergono dei dubbi. La Carta del Docente spetterà anche a coloro che riceveranno incarico da graduatorie di istituto e da interpello?

Nessuna certezza, ma la misura potrebbe includere tutti i precari al 31 agosto

Ad oggi, è impossibile fornire una risposta certa. Da quello che trapela, però, l’unico vincolo che dovrebbe essere fissato è quello legato al termine del contratto. Non si fa alcun tipo di menzione sul canale di reclutamento. Pertanto, a prescindere dal fatto che si tratti di un incarico da GPS, da graduatoria di istituto o perfino da interpello, chi ha un contratto con scadenza fissata al 31 agosto dovrebbe beneficiare della Carta del Docente. Ciò, va ribadito, se dovessero essere confermate le misure previste nella bozza.

Quanto durano i benefici?

La Carta consente, ad oggi, ai soli docenti di ruolo di poter effettuare una serie di acquisti fino ad un massimo di 500 euro per anno scolastico. La durata di ogni accredito è biennale. Pertanto, chi non dovesse spendere entro la fine dell’anno scolastico detta cifra, potrebbe utilizzarla per altri 12 mesi. Scaduti i due anni, i soldi non spesi sono persi. Questo non è valso per i supplenti annuali. Infatti, lo scorso anno scolastico, per la prima volta, questa categoria di insegnanti ha beneficiato dell’importo. Riaperti i termini per l’a.s. 2024/25, però, tali docenti non hanno ancora avuto la possibilità di accedere per poter spendere eventuali residui.

Cosa acquistare con la Carta del Docente?

La carta può essere utilizzata per l’acquisto di:

  • libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  • hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione;
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015 (Buona Scuola).