La carta del docente continua a far parlare di sè su svariati fronti. Uno dei più ricorrenti è quello attinente l’accredito del borsellino virtuale a seguito di ricorso vinto da parte dei docenti precari. Molti dei ricorrenti si lamentano infatti delle tempistiche e alcuni pensano anche (erroneamente) di non vedere l’importo spettante. Ma a cosa sono dovuti i ritardi? Facciamo chiarezza con tanto anche di rassicurazioni sull’accredito.
Carta del docente: tutti i ricorrenti vincitori si vedranno ricaricare il ‘portafoglio’
Sulla questione dei ricorsi per ottenere gli arretrati della carta del docente ha fornito delucidazioni l’Avv Walter Miceli, il quale, a Orizzonte Scuola, ha spiegato che i ritardi dell’accredito pur avendo vinto il ricorso sono dovuti all’esaurimento dei fondi da parte del MIM. L’avvocato ha però anche spiegato come questo non debba far dubitare sull’esecuzione delle sentenze: tutte saranno eseguite. Il codice di procedura amministrativa infatti prevede che nel caso in cui l’amministrazione debba un pagamento a un cittadino in virtù di una sentenza e non provvede, è possibile proporre giudizio di ottemperanza. Si tratta di un ricorso, che viene deciso nell’arco di 25-30 giorni, con cui si chiede all’autorità giudiziaria di ‘commissariare’ la P.A rimasta inerte. Scatta quindi a questo punto un termine aggiuntivo, dai 30 ai 60 giorni, per permettere di eseguire la pronuncia dell’autorità giudiziaria.
Se ancora la P.A dovesse non adempiere potrà incorrere in reato di omissione di atti d’ufficio o di mancata esecuzione del provvedimento dell’autorità giudiziaria. Solitamente a quest’ultimo passaggio non si arriva mai. Il Ministero, come ha spiegato sempre l’Avv Miceli, quando viene proposto il giudizio di ottemperanza, inserisce i docenti che hanno vinto il ricorso in una sorta di lista prioritaria, per cui appena si sbloccano i fondi verranno immediatamente corrisposti agli interessati. Chi non avrà presentato ricorso per ottemperanza si vedrà comunque arrivare l’accredito spettante ma le tempistiche saranno più lunghe.