Il Tribunale di Verona conferma un diritto fondamentale: anche i docenti precari, inclusi quelli su sostegno senza specializzazione, hanno diritto alla Carta del Docente. Una recente sentenza ha assegnato 1.000 euro più interessi a un supplente annuale, sancendo un principio fondamentale per l’uguaglianza tra insegnanti.
Carta del Docente ai supplenti: la sentenza del Tribunale di Verona
La vicenda riguarda un insegnante precario che ha svolto due supplenze annuali su sostegno senza specializzazione e non ha ricevuto la Carta del Docente, prevista per l’aggiornamento professionale. Il giudice ha stabilito che il possesso del titolo di specializzazione non incide sul diritto alla Carta, poiché la normativa consente l’assegnazione di incarichi di sostegno anche a docenti senza titolo specifico.
Secondo la sentenza, “il possesso dello specifico titolo di specializzazione è un elemento inidoneo ad incidere sul contenuto effettivo della prestazione resa” (sentenza 609/2023 del 15.11.2023). Di conseguenza, il Ministero è stato condannato a corrispondere 1.000 euro al docente, comprensivi di interessi legali e rivalutazione monetaria.
Il riferimento alla Corte di Cassazione
Il giudice del tribunale ha richiamato una sentenza della Corte di Cassazione (n. 29961/2023 del 27.10.2023), che ribadisce il diritto dei docenti precari a ricevere la Carta del Docente. Secondo la Corte, tutti i docenti “interni al sistema delle docenze scolastiche” – compresi supplenti e neoimmessi in ruolo – devono beneficiare del valore corrispondente alla Carta, oltre agli interessi maturati.