Carta del docente
Carta del docente

Con la Carta docente è possibile acquistare qualsiasi prodotto o servizio che abbia uno scopo didattico o che contribuisca all’aggiornamento dei docenti. Fanno parte quindi dell’elenco di ciò che si può comprare col voucher da 500 euro anche l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nonchè l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post-laurea o a master universitari inerenti al profilo professionale. Sarà quindi possibile beneficiare del bonus in oggetto anche per l’iscrizione al TFA sostegno e ai percorsi abilitanti.

Carta del docente: un beneficio per ammortizzare i costi

Come noto il MUR ha pubblicato due decreti che danno il via per definire gli accessi al TFA sostegno IX ciclo. Sono 32.317 i posti messi a disposizione. Le date delle preselettive per ogni ordine e grado scolastico sono fissate per i giorni 7, 8, 9, 10 maggio 2024. Attesi ora i bandi. Un punto ostico da sempre è rappresentato dai costi. Ricordiamo infatti come per il TFA sostegno VIII ciclo le cifre andavano da 60 a 200 euro per la preselettiva, e dai 2.500 ai 4.000 euro per il corso. Non esigui nemmeno i costi dei percorsi abilitanti che, come sottolinea il DPCM 4 agosto 2023, possono arrivare fino ad un massimo di 2.500 euro per i corsi da 60 cfu e fino a 2.000 euro per quelli da 30 cfu. Alcuni atenei hanno comunque cercato di ridurre i costi.

Resta la possibilità di poter sfruttare la carta del docente per affrontare queste cifre considerevoli. Questo beneficio giova in particolare a favore dei docenti precari. Ricordiamo che agli inizi di dicembre 2023 è stato attivato il voucher in questione anche per gli insegnanti con contratto di supplenza al 31 agosto. Continuano invece a restare esclusi coloro che vantano un contratto al 30 giugno, nonostante comunque la possibilità di presentare ricorso per vedersi riconoscere gli arretrati.