Negli ultimi mesi, i tribunali italiani continuano a emettere sentenze favorevoli per i docenti precari che richiedono la Carta Docente, anche se impiegati con supplenze temporanee. In un recente caso a Vicenza, un insegnante ha ottenuto 1.000 euro dopo aver svolto due supplenze tra il 2022 e il 2024, di cui una classificata come “servizio temporaneo fino al termine delle attività didattiche”. Lo stesso tribunale, non molto tempo fa ha accordato 2.000 euro, più gli interessi previsti per legge, ad una insegnante precaria che dal 2019 al 2023 ha svolto una supplenza annuale e per tre volte del “servizio temporaneo fino al termine delle attività didattiche”.
Carta docente e sentenze a favore dei supplenti temporanei
Il giudice ha sottolineato che i principi già affermati dalle precedenti decisioni devono essere aggiornati alla luce della recente pronuncia della Corte di Cassazione, che stabilisce il diritto alla Carta Docente anche per gli incarichi temporanei. Infatti, tra le altre cose ha stabilito che “la Carta Docente di cui all’art. 1, comma 121, L. 107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi dell’art. 4, comma 1, L. n. 124 del 1999 o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi dell’art. 4, comma secondo, della L. n. 124 del 1999”. Ricordiamo che i precari possono ottenere anche gli arretrati.
La decisione del Giudice di Vicenza
PQM
Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così provvede:
- condanna il Ministero resistente a costituire in favore della parte ricorrente XXXX XXXX, con le modalità e le funzionalità di cui agli artt. 2, 5, 6 e 8 del DPCM 28 novembre 2016 (GU n. 281 del 1-12-2016), la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’art. 1, co. 121, Legge 107/2015, con accredito/assegnazione sulla detta Carta della somma di € 1.000,00, da spendersi non oltre il 24° mese decorrente dalla data di costituzione della Carta stessa, con maggiorazione di interessi come per legge o rivalutazione monetaria su base Istat con la decorrenza di cui alla parte motiva della presente sentenza fino al saldo;
- condanna il Ministero alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente a tale titolo liquidando la complessiva somma di € 500,00, con maggiorazione di spese generali ed accessori di legge (iva e cpa), con distrazione della somma in favore dei difensori dichiaratisi antistatari.
Altre sentenze favorevoli
Negli ultimi anni, diversi tribunali italiani hanno emesso sentenze a favore dei docenti precari, riconoscendo il loro diritto alla Carta del Docente, anche se con contratti a tempo determinato o supplenze brevi e temporanee. Ecco alcune sentenze importanti:
- Tribunale di Roma: Ha riconosciuto a una supplente temporanea, in servizio fino al termine delle lezioni, un risarcimento di 2.500 euro più interessi, stabilendo che anche i supplenti brevi hanno diritto alla Carta Docente per migliorare la qualità delle lezioni attraverso la formazione.
- Cassazione n. 29961 del 2023: Questa sentenza ha segnato un importante passo avanti, stabilendo che anche i supplenti brevi consecutivi hanno diritto alla Carta Docente, purché svolgano almeno 150 giorni di servizio in un anno scolastico. Questo conferma che la misura non è riservata solo ai docenti di ruolo.
- Tribunale di Vicenza: Ha assegnato 2.000 euro a una docente con servizio temporaneo dal 2019 al 2023, riaffermando che i diritti alla formazione spettano anche ai docenti precari con contratti fino al termine delle attività didattiche.