La questione sulla carta docente ancora non è chiusa e già si palesa una sforbiciata dal prossimo anno in poi: il bonus, infatti, dovrebbe subire una decurtazione pari a 75 euro già dal prossimo anno scolastico, per poi diminuire di 400 euro dal 2027 in poi. Se il governo pensa ad una sua riformulazione, la Gilda ha riproposto di far confluire l’importo nello stipendio.
Il governo pensa ad una riformulazione della carta docente
Il governo Meloni, infatti, starebbe lavorando ad un uno piano per riformulare in modo diverso la fruizione del bonus. A seguito delle tante truffe che si sono verificate da Nord a Sud a opera di insegnanti ed esercenti, infatti, l’esecutivo starebbe pensando di cambiare sistema. Ma il punto resta sempre quello: limitare le spese per sostenere gli alti costi previsti dalla Scuola di Alta formazione. Le ipotesi che si starebbero vagliando sono molte, come limitare l’uso del bonus alla sola formazione, riducendone eventualmente anche l’importo, oppure anche vincolarne almeno il 50% a libri, musei e corsi di formazione. Molti hanno ipotizzato anche l’esclusione dell’acquisto di software o hardware.
La proposta della Gilda degli Insegnanti
Il sindacato ha pubblicato nuovo comunicato con cui ha affermato nuovamente l’opportunità di fare confluire la carta docente, e il bonus di merito, nello stipendio dei docenti: “In previsione del rinnovo del CCNL, la Gilda degli Insegnanti ha ribadito il suo appello al governo per far sì che sia il Bonus merito, ovvero il fondo previsto dalla Legge 107 del 2015 per la valorizzazione del personale docente, sia la Carta Docente, rientrino in una voce strutturale dello stipendio, assicurando stabilità economica e sottraendole alle variabili politiche di governo.
Garantire un riconoscimento stabile nel tempo, creare un incremento certo e permanente ed evitare le complicazioni legate all’utilizzo di piattaforme bonus temporanei, sono queste le motivazioni alla base della richiesta della Gilda, per trasferire i fondi di Carta Docente nella Retribuzione Professionale Docenti (RPD) e il Bonus merito nello stipendio tabellare. Con l’obiettivo di garantire la crescita e il riconoscimento della professione docente, la Gilda degli Insegnanti ritiene necessario continuare a battersi per rafforzare il ruolo centrale che gli insegnanti occupano nel sistema educativo italiano”.