Continua l’attesa del personale docente per la riapertura della piattaforma relativa alla carta docente: in questi giorni, come sapete, stiamo dando molta attenzione alla questione, considerando che in ballo c’è anche una possibile riduzione dell’importo del bonus che dal momento in cui è stato costituito (art.1, comma 121 della legge 107/2015) è stato sempre pari a 500 euro. Secondo vari rumors per quest’anno scolastico 2024/25, invece, l’importo scenderebbe a 425 euro. Facciamo qui di seguito il punto della questione.
In settimana sarà possibile riaccedere alla carta docente?
Il sindacato FLC CGIL ha lanciato l’allarme di una possibile decurtazione del bonus della carta docente. Dal Ministero, tuttavia, non è arrivato nessun comunicato ufficiale, né relativo alle date della riapertura della piattaforma, né della probabile riduzione. Ricordiamo che questa eventuale diminuzione dell’importo non è frutto dell’attuale governo, ma risale ad una legge approvata durante l’esecutivo di Mario Draghi, nello specifico con il con il decreto legge 36/2022.
In base a vari rumors, sembrerebbe che dal 30 settembre al 5 di ottobre il personale docente potrà nuovamente riaccedere alla piattaforma: forse solo in quel momento si scoprirà l’ammontare dell’importo. Intanto, la richiesta da parte dei sindacati di un incontro con il MIM il prossimo 2 ottobre, in cui si parlerà anche del bonus docente, potrebbe far ben sperare.
Le dichiarazioni della Cisl Scuola
Anche le dichiarazioni rilasciate dalla Cisl Scuola fanno sperare che la partita sia ancora aperta e che per quest’anno il valore dell’importo sia uguale. “La questione della card – ha dichiarato Ivana Barbacci, segretaria generale del sindacato – è una di quelle che la CISL Scuola ha inserito nella sua richiesta di convocazione dei sindacati inviata al Ministro. Nell’incontro che avremo il 2 ottobre ci attendiamo una risposta che sia in linea con gli intenti dichiarati dal Ministro anche in occasione della presentazione del rapporto OCSE: l’impegno di migliorare il trattamento economico dei docenti e in generale del personale della scuola non può essere contraddetto da interventi come quello che si prospetta sulla card”.