Nell’ambito della sessione del Parlamento Europeo in programma tra l’11 e il 14 marzo sarà approvato il testo della cosiddetta Direttiva Europea Case Green, dal nome tecnico EPBD ovvero Energy Performance of Buildings Directive. Di fatto ci si pone l’obiettivo di rinnovare il parco delle abitazioni italiane. Vediamo cosa cambia e quali sono i lavori che occorrerà fare. L’obiettivo fissato è decisamente ambizioso visto che si punta a raggiungere nel 2050 il livello di emissioni zero nel settore abitativo e quindi occorre ridurre anno dopo anno il consumo medio di energia nel patrimonio residenziale di ogni Stato membro.
Direttiva Case Green, si punta alla riduzione del consumo di energia
Come illustra SkyTg24, vengono impostati dei passaggi intermedi che devono essere rispettati: entro il 2030 l’Italia dovrà ridurre il consumo energetico medio del 16% mentre entro il 2025 questo target sarà fissato attorno al 20-22%. I paesi membri dovranno garantire che almeno il 55% della riduzione del consumo di energia primaria sia conseguito tramite il rinnovamento degli edifici più energivori. Questi edifici, secondo le definizioni della EPBD, rappresentano il 43% degli immobili meno efficienti che pertanto dovranno essere oggetto di riqualificazione.
Nel nostro paese si stima che ci siano circa 5 milioni di edifici residenziali che sono composti o da una o da più unità immobiliari che hanno delle prestazioni decisamente scadenti e si trovano nelle due classi energetiche peggiori ovvero la F e la G. I lavori di riqualificazione dovranno per forza di cose partire da queste situazioni.
Quali sono gli interventi che sarà necessario fare sulle abitazioni
Solo una piccolissima percentuale di abitazioni in Italia ha una certificazione energetica. Quali sono gli interventi che occorrerà fare per andare nella direzione indicata dalla nuova direttiva europea? Il miglioramento di diverse classi energetiche da parte degli edifici si ottiene in diversi modi: occorrerà effettuare nelle case interventi esterni come la coibentazione dell’edificio, interventi sugli impianti di riscaldamento, la sostituzione della caldaia, con la possibilità di installare pannelli fotovoltaici. All’interno delle abitazioni, per quelle in classi energetiche inferiori, sono necessari anche interventi come la sostituzione di infissi e finestre e la potenziale sostituzione degli impianti a gas con soluzioni meno inquinanti.
La preoccupazione delle famiglie per le spese previste
Naturalmente si tratta di interventi che prevedono spese molto importanti. Il team di Scenari Immobiliari ha elaborato per Il Sole 24 Ore una stima per famiglia delle spese che servono per raggiungere questi obiettivi. Ovviamente il tutto dipende dalle caratteristiche delle abitazioni e dallo stato di partenza ma il gruppo di lavoro stima un impatto finanziario per le famiglie tra i 20.000 e i 55.000 euro. E sono stime che già preoccupano tante famiglie visto l’impatto di spesa decisamente importante in tanti bilanci familiari già provati da tante spese in un momento come quello attuale.