E’ visibile il cedolino di febbraio 2024 con l’attesa mannaia del conguaglio fiscale. Ancodis ci invia un comunicato di protesta contro il trattamento che il personale scolastico (ma non solo) ha subito. Viene ribadito, semmai ce ne fosse bisogno, che febbraio è il mese dell’ansia per l’attesa riduzione dello stipendio di diverse centinaia di euro fino al suo azzeramento! Secondo i dati raccolti, questo mese ci saranno lavoratori e famiglie che non arriveranno alla fine di una settimana, e molti addirittura meno. Per tanti gli stipendi del 2024 saranno di fatto di 11, pur avendo lavorato per 12 mesi! “Dagli importi decurtati siamo di fronte ad uno Stato che sembra voler dare un messaggio: non vi conviene lavorare di più (servizio straordinario, progetti extradidattici, attività aggiuntive), fate il minimo e non riceverete la mannaia del conguaglio fiscale e – se volete – per arrotondare o incrementare il vostro reddito cercatevi un lavoro “alternativo”!”
Stipendi di febbraio, la denuncia Ancodis
“Ancodis dai primissimi giorni di febbraio ha chiesto la possibilità di rateizzare il debito fiscale in 10 mesi così da ridare la necessaria serenità a diverse migliaia di famiglie, ha invitato le forze politiche e i sindacati a sostenere con determinazione questa richiesta e ha proposto, infine, la revisione del sistema della riscossione del conguaglio fiscale di fine anno parlando di una nuova “etica” del prelievo fiscale. E, invece, non è successo nulla! Allora non ci resta che prenderne atto e destare le coscienze che sembrano intorpidite di fronte a scelte politiche e fiscali che ci fanno apparire i “fessi” della Pubblica Amministrazione.
Se le tante “vittime” del conguaglio fiscale – “i cosiddetti decurtati” – unissero le loro forze e le loro voci diventassero un coro assordante, se i loro disagi facessero rumore come gli attuali trattori sulle strade italiane forse riusciremo a far cambiare verso a questo Paese e al suo iniquo sistema fiscale. È concepibile uno Stato che resta indifferente nei confronti dei suoi dipendenti lasciati con uno stipendio di qualche centinaio o qualche decina di euro se non addirittura con un solo euro e non cerca una soluzione equa e solidale? Possiamo sapere dal MEF qual è la percentuale dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola che sono interessati/e dalla decurtazione sopra il 400 euro?
In questa esperienza del conguaglio fiscale, non possiamo accettare uno Stato cinico che non guarda in faccia nessuno…o quasi! Non vogliamo pensare che l’Italia sia un paese profondamente ingiusto dove i furbi – evasori e cittadini che eludono il fisco – succhiano il sangue di chi paga fino all’ultimo euro di tasse (statali, regionali e comunali) calcolate sul proprio lavoro/reddito e prelevate prima di vedere i soldi nel conto corrente. Il silenzio assordante di forze politiche e di quasi tutti i sindacati è davvero insopportabile!”
4 esempi di cedolino ridotto dal conguaglio
Noi continuiamo a credere in uno Stato giusto che chiede a ciascuno di contribuire con le tasse in misura proporzionale al proprio reddito senza però trascurare modalità più eque e solidali di prelevamento. E non vogliamo sentirci dei poveri illusi! Di seguito 4 esempi di cedolini.
Per ANCoDiS: Rosolino Cicero