Percorsi straordinari specializzazione su sostegno
Percorsi straordinari specializzazione su sostegno

Percorsi straordinari specializzazione su sostegno, il Gruppo Uniti per Indire – INsieme DIventeremo REaltà ha diffuso un comunicato, attraverso il quale si intende richiamare l’attenzione su una tematica fondamentale per il sistema educativo: la necessità di avviare con urgenza i corsi INDIRE. Tali percorsi formativi sono fondamentali per fornire un supporto concreto agli studenti con bisogni educativi speciali, una categoria che merita interventi mirati e strutturati.

Percorsi straordinari sostegno, il Gruppo Uniti per Indire: ‘Agire con urgenza per il bene del sistema educativo’

Negli ultimi mesi, il dibattito pubblico sull’inclusione scolastica e sulla formazione degli insegnanti si è intensificato, ma spesso in modo confuso e polarizzante. Ciò ha creato un clima poco favorevole a un confronto costruttivo, lasciando molti docenti – sia con esperienza consolidata sia con titoli conseguiti in Europa – a sentirsi delegittimati nel proprio ruolo e nella propria professionalità.

È importante sottolineare, scrive il Gruppo Uniti per Indire, che le richieste avanzate dai sostenitori dei corsi INDIRE non mirano a sminuire alcun percorso formativo preesistente, né a contrapporsi ad altre soluzioni. Al contrario, l’obiettivo è aprire un dialogo aperto e rispettoso, dando voce a chi opera quotidianamente nel sistema scolastico e contribuisce a garantire il diritto all’istruzione per tutti gli studenti. Tuttavia, è triste constatare come spesso il dibattito venga monopolizzato da critiche che accusano i corsi INDIRE di compromettere la qualità dell’inclusione scolastica. Si sostiene che tali percorsi riducano la durata e l’intensità della formazione necessaria per gli insegnanti di sostegno, minando il diritto allo studio degli studenti con disabilità e non solo.

Un confronto con il passato: percorsi formativi e innovazione

Il Gruppo Uniti per Indire ricorda che, in passato, percorsi come la SSIS – Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario – avevano una durata biennale e godevano di ampio riconoscimento. Successivamente, con l’introduzione del TFA (Tirocinio Formativo Attivo), la durata della formazione è stata ridotta senza che ciò generasse le polemiche che oggi circondano i Corsi INDIRE. Perché, dunque, questa ostilità verso una proposta che mira a riconoscere e valorizzare l’esperienza di chi da anni lavora nelle scuole con impegno e dedizione?

Agire con urgenza per il bene del sistema educativo

Il dibattito, tuttavia, non dovrebbe focalizzarsi su contrapposizioni sterili, ma piuttosto su soluzioni pratiche e immediate. È fondamentale che vengano emanati al più presto i decreti attuativi necessari per l’avvio dei corsi INDIRE. Questi percorsi rappresentano non solo un’opportunità per formare insegnanti competenti, ma anche un passo concreto verso una scuola più inclusiva, capace di rispondere alle esigenze di tutti gli studenti e di tutti quei docenti che da anni lavorano con passione nelle aule.

Siamo consapevoli delle complessità del momento, ma è essenziale agire con determinazione per superare l’attuale immobilismo. Solo così potremo restituire al sistema educativo quella concretezza indispensabile per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni e riportare serenità in un dibattito che rischia di essere compromesso da interessi che poco hanno a che fare con il bene della scuola.
Invitiamo, quindi, a procedere con la massima sollecitudine per l’avvio dei Corsi INDIRE, ponendo fine a questa situazione di stallo e aprendo la strada a un’istruzione più equa e inclusiva per tutti.