Novità in arrivo per gli automobilisti. L’esame in Commissione alla Camera ha confermato le sanzioni che saranno previste per chi usa il telefonino mentre è alla guida. Vediamo tutte le principali novità per una norma che approderà in aula alla Camera per l’approvazione dal 1° marzo.

Le novità nel codice della strada e le sanzioni per chi guida col cellulare

Per gli automobilisti che verranno sorpresi ad usare lo smartphone mentre sono alla guida la sanzione andrà da un minimo di 250 euro ad un massimo di 1000 euro. C’è stato un ribasso rispetto alla prima bozza della norma. Per le persone che sono recidive la multa sarà tra i 350 e i 1.400 euro. Fino a questo momento le sanzioni di carattere economico. Come anticipa l’agenzia Ansa poi ”in base al nuovo Codice chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano avrà la patente sospesa per una settimana se su questa ci sono almeno 10 punti, se però i punti sono meno di dieci la sospensione della patente sarà di 15 giorni”.

I tempi, poi, raddoppiano se l’uso del telefonino causa un incidente o manda fuori strada un altro veicolo. Il DDL di riforma del Codice della Strada viaggia ora verso le commissioni competenti per i pareri, per poi approdare in aula a Montecitorio il primo marzo. E poi si andrà al Senato.

Una stretta anche sulla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti

Non solamente normata la situazione legata alla guida col cellulare. Sulla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti è stato approvato un altro emendamento che di fatto lo ha parificato – negli accertamenti – a quello per la guida in stato di ebbrezza. Basterà un controllo per far scattare la sanzione.

“Ringrazio tutti i componenti della commissione trasporti che hanno dimostrato che lavorando seriamente, mettendo al centro la sicurezza dei cittadini, la politica può rendere un buon servizio”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sottolineando che “essere in aula il primo marzo con il nuovo codice della strada è un grande risultato”.