Altri 14 giorni per poter aggiornare o inserirsi nelle Gps, tra polemiche ed entusiasmo. Continuano intanto ancora alcuni dubbi tra gli aspiranti, soprattutto in merito al servizio da dichiarare. Per non commettere errori occorre capire in quali casi può essere inserito e quando invece non va dichiarato. Facciamo chiarezza.
Il servizio valutabile nella domanda Gps
Spesso alcuni docenti si ritrovano a svolgere supplenze da Mad su una classe di concorso in cui non hanno titolo di accesso. Il caso tipico è quello di insegnanti che hanno titolo per una classe di concorso della scuola secondaria ma hanno svolto, negli anni, servizio su scuola primaria. Cosa fare in questo caso? Va dichiarato comunque nella domanda Gps?
Il servizio prestato senza averne il titolo non è valutabile. Nell’esempio citato se non si ha il titolo di accesso anche per la scuola primaria quel servizio non potrà essere dichiarato. Dichiararlo comunque porterebbe a serie conseguenze: comporterebbe infatti un aumento del punteggio ma poi, quando la scuola dove viene stipulato il primo contratto di supplenza effettua i controlli ai fini della convalida, ne seguirebbe la revoca con possibile annullamento della supplenza. Vanno quindi dichiarati solo servizi prestati avendone titolo al momento della presentazione della domanda Gps. Queste precisazioni sono contenute nella nota ministeriale n. 1290 del 22/07/2020 (rubricata “Nota esplicativa sulla valutazione dei titoli di cui all’O.M 60/2020”) diramata dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, e sono valide anche ai fini dell’attuale istanza delle graduatorie provinciali per le supplenze in quanto la nota stessa viene richiamata dall’O.M 88/2024.