Continua ad essere dibattuto il tema del proliferare di concorsi. Ricordiamo infatti come le immissioni in ruolo dal primo concorso PNRR si dovranno concludere il 31 dicembre 2024, e nel frattempo tra ottobre e novembre sarà bandita la seconda procedura concorsuale del PNRR, e probabilmente ancora su tutte le classi di concorso. Ne segue da mesi il malcontento generale soprattutto degli idonei, che pur avendo superate le prove non potranno accedere alle GM se non a seguito di rinuncia di uno dei vincitori. Cisl Scuola è tornata di recente sulla problematica.

Non solo concorsi: “Rendere strutturale il doppio canale di reclutamento”

Ivana Barbacci, segretaria generale CISL Scuola, ha ribadito l’importanza di revisionare il sistema di reclutamento dei docenti “per risolvere criticità che si ripropongono puntualmente ogni anno e che oggi sono ancora più evidenti, arrivando al limite del paradosso“. La sindacalista ha poi aggiunto: “La decisione di non autorizzare le assunzioni dei docenti su tutti i posti effettivamente vacanti, ma solo su una loro parte, costringe a coprire con lavoro precario molte cattedre, per le quali ci sarebbero aspiranti che hanno affrontato e superato le prove di un concorso, ma non potranno essere assunti. Come se non bastasse, il buon esito della prova superata non avrà per loro alcun valore, e saranno costretti a ripeterla, partecipando praticamente a un concorso ogni anno, se questo è il ritmo che l’Amministrazione sarà costretta a darsi.”

Ivana Barbacci ha anche parlato di spreco di risorse, pensando specialmente agli idonei che, per aspirare a vedere il ruolo, dovranno ripetere il nuovo concorso, e di “vera e propria vessazione, illogica e ingiustificata“. Il focus è stato nuovamente posto sull’esigenza di tornare al doppio canale di reclutamento a regime, sia per il sostegno che per il posto comune: “Un canale che affianchi quello dei concorsi per esami, fra l’altro, darebbe a chi supera un concorso, ma non lo vince, la possibilità di far valere in una graduatoria per titoli quel requisito, insieme all’esperienza di lavoro nel frattempo eventualmente maturata”. (…) “Nel frattempo, si faccia tutto il possibile per rimuovere le rigidità imposte dalle regole attuative del PNRR; si autorizzi l’assunzione degli idonei nei concorsi, visto che i posti ci sono già adesso e non ha nessun senso riservarli al futuro, immaginando di continuare a bandire concorsi a raffica”.