Concorso docenti, a metà dicembre è stato pubblicato il DPCM che dispone l’integrazione di ulteriori N. 14.438 posti di personale docente, di cui n. 7.965 su posto comune e n. 6.473 su posto di sostegno. Questi si vanno ad aggiungere ai 30.216 già precedentemente banditi. Come verranno ripartiti questi nuovi posti messi a disposizione? Gli aspiranti continuano ad attendere il decreto contenente la tabella di ripartizione dei posti ma ormai i termini per la presentazione della domanda per i prossimi concorsi stanno per scadere.
Concorso docenti, come saranno ripartiti i nuovi posti? Il Ministero non ha pubblicato ancora il decreto
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito provvederà a ripartire questi posti per classe di concorso e per regione. Secondo quanto è stato riportato dai sindacati, l’integrazione riguarderà solo le classi di concorso già bandite con DDG n. 2575 e 2576 del 6 dicembre 2023, per classi di concorso già presenti con almeno 3 posti a bando. Nel corso di un question time organizzato da Orizzonte Scuola, Manuela Pascarella di Flc-Cgil ha parlato di questi nuovi 14.438 posti che sono stati integrati ai precedenti 30.216 già banditi.
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‘Il provvedimento era stato annunciato dal ministro Zangrillo – ha spiegato l’esponente di Flc-Cgil – un provvedimento che raccoglie quei 14mila posti che nell’ultima tornata delle immissioni in ruolo di quest’anno non erano stati assegnati perché in queste classi di concorso, in queste tipologie di posti non c’erano candidati ai quali attribuire le cattedre. Quindi, questi 14mila posti sono i più importanti di tutti perché sono quelli sui quali non ci sono nemmeno candidati idonei del concorso 2020 o altre procedure dalle quali chiamare’.
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‘Come già accaduto nel 2020 con il concorso ordinario – ha proseguito Manuela Pascarella – ora dovrà uscire un’integrazione dei posti, quindi un decreto del Ministero dell’Istruzione che integri la tabella disponibile e che vada a chiarire in ogni regione e in ogni classe di concorso quali sono le cattedre che si aggiungono’. Manuela Pascarella aveva sottolineato, nell’occasione, l’importanza che questa tabella con l’integrazione dei posti (ripartiti per regione) uscisse prima della scelta della regione da parte dei candidati. Così, un candidato poteva tenere conto anche dei posti aggiuntivi che andranno a sommarsi agli altri 30mila circa già previsti. Considerando anche il fatto che le graduatorie includeranno solo i vincitori, i candidati dovevano conoscere per tempo la distribuzione dettagliata dei nuovi posti integrati. Le persone avrebbero potuto fare una scelta ponderata e consapevole’.
Ecco per quale motivo il decreto sarà pubblicato dopo i termini di scadenza per la presentazione della domanda
Purtroppo, il decreto, ad oggi 8 gennaio, non è stato ancora pubblicato ed è logico pensare che ormai il decreto con la tabella riguardante la ripartizione dei posti aggiuntivi venga pubblicato dal 10 gennaio in poi: se dovesse essere pubblicato in queste ore che precedono la scadenza della domanda, moltissimi aspiranti correrebbero a modificare, in extremis, la propria domanda, a motivo della comparsa di posti aggiuntivi per la classe di concorso di proprio interesse.