Sede del Ministero dell'Istruzione
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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi, 28 marzo 2024, un comunicato che intende fare alcune precisazioni in merito alle notizie pubblicate da alcuni siti di informazione scolastica in merito al presunto basso livello di difficoltà dei quesiti posti al concorso docenti.

Lezione simulata prova orale concorso.

Concorsi docenti, il MIM interviene con un comunicato: ‘Grande superficialità di chi ha inteso giudicare il livello di difficoltà’

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sottolinea come le prove scritte hanno previsto la somministrazione a ciascun candidato di 50 quesiti a risposta multipla, di carattere pedagogico, psico-pedagogico, metodologico-didattico e attinenti alla lingua inglese e alle conoscenze informatiche. Poiché è stato necessario organizzare 13 turni di esame (tre per quanto riguarda il concorso della scuola dell’infanzia e primaria e dieci per il concorso della scuola secondaria) i quesiti complessivamente elaborati e oggetto di prova sono stati 650.
Il dicastero di Viale Trastevere mette in evidenza ‘la grande superficialità di chi ha inteso giudicare il livello di difficoltà dei 650 quesiti basandosi esclusivamente sulla conoscenza del contenuto di due, tre di questi, scelti forse non casualmente fra i più semplici’.

La prova orale del concorso docenti.

A questo proposito, il MIM ha ritenuto utile pubblicare, come esempio, una batteria di 50 quesiti proposti per la prova scritta del concorso infanzia e primaria, e una batteria relativa al concorso per la scuola secondaria. In entrambe le batterie – sottolinea il Ministero dell’Istruzione e del Merito – ricorrono domande di media e alta difficoltà, assieme ad altre di difficoltà bassa. Ciò, come è intuitivo, risponde a una tecnica valutativa che permette di distribuire i concorrenti su una scala che ne differenzia i punteggi e consente di selezionare i migliori. È fra l’altro un criterio in uso presso tutti i concorsi.