Concorsi docenti, dopo le festività pasquali, gli Uffici Scolastici Regionali stanno già cominciando a pubblicare i primi avvisi di convocazione per le prove orali dei concorsi docenti. Il numero di candidati ammessi all’orale è particolarmente elevato: pertanto, si preannuncia un iter procedurale piuttosto lungo prima di arrivare alla pubblicazione delle graduatorie di merito.
Concorsi docenti, primi avvisi di convocazione ma si prevede un iter molto lungo per le prove orali
I primi concorsi docenti legati al PNRR sono partiti in ritardo e rischiano di concludersi in ritardo: una vera e propria ‘mission impossible’, quella che si è prefissata il Ministero dell’Istruzione e del Merito con l’assunzione a settembre dei primi 44mila insegnanti. Anche se alcuni Uffici Scolastici hanno già iniziato la pubblicazione degli avvisi per le convocazioni delle prove orali, si prospetta un iter molto lungo, anche in considerazione dell’alto numero dei candidati che hanno superato la prova scritta.
In Sardegna, come riporta Orizzonte Scuola, il 15 aprile è prevista l’estrazione della traccia per lo svolgimento della prova orale della classe di concorso A011: dal 16 aprile scatterà la prova orale ma “le prove proseguiranno fino al 27 giugno 2024”; per la classe di concorso A026, gli orali partiranno il giorno 17 ma proseguiranno fino al 26 luglio 2024.
A settembre si rischia una supplentite record
Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, sottolinea come sarà praticamente impossibile attuare le immissioni in ruolo preventivate all’inizio del prossimo anno scolastico. Ecco perchè è più che mai necessario, secondo il leader sindacale, la reintroduzione immediata del doppio canale di reclutamento: quindi, occorre procedere con le assunzioni a tempo indeterminato almeno dalla prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. In questo modo, si potrà evitare, nel prossimo mese di settembre, il record di quasi 300 mila precari annuali. Marcello Pacifico sottolinea che ‘se davvero l’amministrazione tiene alla continuità didattica e ad avere tutti docenti presenti in classe fin dal primo giorno di scuola, questa è la sola strada da intraprendere: altrimenti, a settembre ci ritroveremo inevitabilmente con una supplentite senza precedenti. I presupposti, purtroppo, ci sono tutti’.