Concorsi
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Ancora 10 giorni di tempo per gli aspiranti docenti interessati a partecipare al concorso PNRR 2. È infatti fissato al 30 dicembre il termine per iscriversi alla nuova procedura. Secondo le tempistiche preventivate, tutte le operazioni dovrebbero concludersi entro l’avvio dell’anno scolastico 2025/26, in modo da consentire l’immissione in ruolo dei vincitori con la partenza delle attività. In realtà, era così anche per il concorso precedente, ribattezzato appunto PNRR 1. A conti fatti, però, per numerose classi di concorso e regioni, non è terminato nei tempi previsti. Anzi, addirittura ci sono segnalazioni di procedure ancora in corso, con orali calendarizzati nel 2025 inoltrato. Al punto che qualcuno ha sollevato un’ipotesi estrema non così utopistica: e se finisse prima il PNRR 2 rispetto al PNRR 1? Che cosa accadrebbe in questi casi?

La novità del concorso PNRR 2

Le procedure di immissione in ruolo, tradizionalmente esperite nei mesi estivi e che in via eccezionale sono state autorizzate fino al 31 dicembre 2024, prevedono il ricorso ai vincitori del concorso PNRR nel limite delle autorizzazioni. Ora, di regola il concorso PNRR 1 deve terminare prima del suo successore. Come detto in premessa, però, ci sono situazioni in cui il concorso PNRR 1 va per le lunghe. E sebbene possa apparire un miraggio, va considerato che il concorso PNRR 2 presenta una grande novità che potrebbe stravolgere i tempi.

Alle prove orali, infatti, non accederanno più tutti coloro che supereranno la prova con un punteggio di 70/100, ma solo coloro che rientreranno nelle posizioni pari al triplo dei posti messi a bando. Con questa modifica, non dovrebbero più esserci miriadi di candidati da valutare per le commissioni. E questo, nelle intenzioni ministeriali, semplificherà di molto le tempistiche.

Il paradosso vale anche per le graduatorie di merito del concorso precedente

Da qui nasce lo spunto per la domanda dell’articolo. Essendo il PNRR 2 molto più snello, è lecito ritenere che in alcune specifiche casistiche possa esserci il caso di un autentico paradosso. Il concorso successivo finirebbe prima del precedente. Ovvio, si tratta di una situazione remota, ma è comunque da considerare. Anche perché questi ritardi accumulati hanno già provocato delle polemiche. I candidati che hanno superato entrambe le prove di una selezione ancora in corso non potranno far valere i 12,5 punti che garantisce il superamento delle prove all’interno dei titoli di valutazione. Un’altra beffa per gli idonei. E questo a causa della mancata pubblicazione delle graduatorie di merito, la cui assenza penalizza chi si trova in questa situazione. Insomma, sui tempi delle procedure concorsuali ci sono molte perplessità.