Concorsi PNRR, Anief protesta: “Al nord quasi più posti che candidati, non si farà a tempo ad assumerli a settembre e Gps trascurate”

La sproporzione tra posti messi a bando e candidati è la caratteristica dominante del primo concorso del PNRR. E il divario lo si riscontra tra nord e sud: nelle regioni settentrionali sono più i posti banditi rispetto agli ammessi alla prova orale, mentre nelle regioni meridionali si riscontra esattamente l’opposto. Ma se nelle intenzioni del Ministero si vorrebbe avere pronte le graduatorie di merito per le immissioni in ruolo dell’a.s 2024/25, come potrà essere conseguito questo obiettivo al Nord? Questo interrogativo è stato posto nelle scorse ore dal sindacato Anief, che ancora una volta pone l’accento sulle Gps e sulla possibilità di utilizzare queste graduatorie per ovviare ogni problema.

Pacifico (Anief): “Si continua a trascurare la via del doppio canale di reclutamento”

Nel comunicato diffuso nelle scorse ore il sindacato Anief fa notare come si moltiplichino le contraddizioni dei concorsi Pnrr: quello previsto dal DDG n. 2576/2023 per infanzia e primaria prevede, ad esempio, nella regione Marche ben 1.041 candidati alla prova orale per soli 28 posti, di cui 8 destinati alla riserva del 30% dei candidati, vale a dire coloro che entro il termine di presentazione delle istanze abbiano maturato tre anni di servizio presso le scuole statali nei precedenti 10 anni, di cui almeno uno nella tipologia di posto per la quale si partecipa.

Il sindacato ricorda che complessivamente per la scuola dell’Infanzia e Primaria sono stati 55.676 i partecipanti, dei quali 44.615 ammessi alla prova orale. Se consideriamo regioni come la Lombardia, il numero dei posti in palio supera quello degli aspiranti, mentre in Umbria si registra il record di quasi 25 candidati per ogni cattedra. In generale, “il Nord offre maggiori chance di successo ai candidati, con quasi tutte le regioni che presentano meno di due candidati in corsa per ogni posto. Al contrario, nelle regioni del Sud la concorrenza è molto più alta: si superano i 20 candidati per ogni posto in Sicilia, quasi 22 in Molise e oltre 18 in Campania”.

“Sarà un concorso in cui non si selezioneranno necessariamente i docenti migliori”

Sulla problematica è intervenuto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il quale fa notare che “se da una parte il concorso rimane la via maestra per meglio selezionare i futuri insegnanti, va anche detto che si continua senza motivazioni valide a trascurare la via del doppio canale di reclutamento, che prevederebbe anche le immissioni in ruolo da Gps, creando così grossi problemi alla copertura delle cattedre visto anche che non si farà mai in tempo a concludere gli orali in tempo utile per assumere i vincitori dei concorsi il prossimo 1° settembre”.

“Un aspetto da sottolineare sui concorsi Pnrr – continua Pacifico – è che si selezioneranno non i docenti migliori ma quelli che, magari idonei per un soffio, si ritroveranno in ruolo solo perché privi di ‘concorrenti’. In altre regioni, invece, candidati che hanno superato lo scritto agevolmente e che faranno un ottimo orale rischiano di non essere mai assunti per eccesso di concorrenti. Comprendiamo che non è colpa di nessuno se le domande si concentrano in determinati territori, però vorremmo anche che si smetta di dire che assumere direttamente da Gps non garantirebbe di portare in ruolo personale adeguatamente preparato”.

Di seguito riportiamo le tabelle con i dati ufficiali: