Concorsi PNRR, la cadenza annuale dei concorsi PNRR per il reclutamento dei docenti si sta rivelando impraticabile. Lo sostiene Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega ed ex presidente della Commissione Cultura del Senato, che rilancia la necessità di reintrodurre le graduatorie di merito anche nei bandi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Scuola, Pittoni (Lega): ‘Ripristinare le graduatorie di merito nei concorsi Pnrr’
Secondo Mario Pittoni, questa situazione, unita alla recente vittoria ottenuta con la reintroduzione delle graduatorie di merito per gli idonei del concorso ordinario 2020, rappresenta un importante precedente che rafforza la possibilità di ripristinare le graduatorie di merito in tutti i concorsi legati al PNRR. Un obiettivo che, assicura, sarà perseguito garantendo comunque i diritti di chi è già in attesa di stabilizzazione. Il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega si dice ottimista, lasciando intendere che potrebbero presto arrivare sviluppi significativi in questa direzione.
“Come avvertivo dalla scorsa legislatura – afferma Mario Pittoni – la cadenza annuale dei concorsi PNRR per titoli ed esami dei docenti da cui deriva l’eliminazione delle graduatorie di merito concordata con Bruxelles dal passato Governo, si sta confermando impossibile. Questo, insieme al precedente che abbiamo creato vincendo la battaglia per la restituzione delle graduatorie di merito agli idonei del concorso ordinario 2020, mi rende ottimista sull’obiettivo finale: il ripristino delle graduatorie di merito pure in tutti i concorsi Pnrr, ovviamente salvaguardando i diritti di chi è in liste d’attesa precedenti. E potremmo non dover aspettare ancora molto…”.
Mario Pittoni evidenzia che la prossima fase del confronto con la Task Force PNRR della Commissione europea sarà focalizzata sul superamento del precariato nel settore scolastico. Secondo Pittoni, negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento esponenziale delle supplenze, con un impatto negativo sulla stabilizzazione dei docenti, considerata un elemento fondamentale per garantire la qualità dell’istruzione. Per questo, ritiene necessario accelerare il reclutamento a tempo indeterminato, introducendo meccanismi diversificati e dando maggiore rilevanza a merito ed esperienza. L’attuale sistema basato esclusivamente su concorsi per titoli ed esami dovrebbe essere affiancato da una valorizzazione delle graduatorie di merito, un modello già adottato nei casi autorizzati dall’Unione Europea per il sostegno agli studenti con difficoltà.
“La fase successiva del confronto con la Task Force PNRR della Commissione europea sarà incentrata sul superamento del precariato. L’ultimo decennio – spiega Pittoni – ha visto la crescita esponenziale delle supplenze a scapito della stabilizzazione dei docenti, prima garanzia di qualità dell’istruzione. Va quindi velocizzato il reclutamento a tempo indeterminato diversificando i meccanismi e prestando più attenzione a merito ed esperienza: non più solo concorsi per titoli ed esami; andranno prese adeguatamente in considerazione le graduatorie di merito, come già avviene – conclude Pittoni – nei casi autorizzati dall’Europa sul sostegno agli studenti con difficoltà”.