calo domande concorsi PNRR
calo domande concorsi PNRR

Si attende la calendarizzazione della prova scritta del secondo concorso PNRR, e nel mentre devono ancora concludersi le prove orali del primo concorso PNRR in alcune regioni e per alcune classi di concorso. Riguardo la seconda procedura al momento conosciamo solo i numeri totali delle domande di partecipazione suddivise tra scuola secondaria e scuola primaria e dell’infanzia. Il Ministero a breve dovrebbe comunicare i dati precisi suddivisi anche per regione. Intanto possiamo fare un confronto rispetto al primo concorso PNRR, e capire i principali motivi che hanno portato alla diversa ‘appetibilità’ delle due procedure in oggetto. Di seguito i dettagli.

Numeri candidature a confronto

I dati forniti per ora dal Ministero, in occasione dell’ultimo incontro tenutosi con le organizzazioni sindacali, vedono 36 mila domande con riferimento alla scuola dell’infanzia e primaria, e 202 mila domande per la scuola secondaria di primo e secondo grado. I numeri sono comprensivi delle istanze sia per posto comune che sostegno. Come si può evincere c’è sicuramente un boom di partecipazione alle scuole medie e superiori. Se però mettiamo a confronto questi numeri con l’adesione registrata al primo concorso PNRR notiamo un forte calo: alla precedente procedura infatti si sono registrate 59 mila candidature all’infanzia e primaria, e ben 437 mila candidature alla scuola secondaria.

Meno domande al secondo concorso PNRR: perchè?

Come è stato detto più volte il secondo concorso PNRR può dirsi ‘gemello’ rispetto al primo, in quanto la struttura e la modalità di espletamento delle prove è identica, così come identici sono i requisiti di accesso. Entro il 31 dicembre 2024 si era infatti ancora nella fase transitoria. Alcuni cambiamenti saranno previsti invece col terzo concorso PNRR che dovrebbe essere bandito entro la fine del 2025.

Venendo alla questione della diversa partecipazione i principali fattori che hanno inciso sulla minore presentazione delle domande sono sostanzialmente 3:

  • meno posti messi a bando, con alcune regioni in cui, per alcune classi di concorsi, non sono nemmeno previsti posti;
  • la questione degli idonei: diffusa è la delusione di molti candidati al primo concorso PNRR che, pur avendo superato le prove, non sono riusciti ad ottenere lo ‘status’ di vincitore, ritrovandosi ora a dover ripetere il concorso, per il quale, prevalendo lo scoraggiamento, hanno preferito desistere;
  • le riserve: a demotivare è anche la possibilità riconosciuta ad alcuni candidati di godere della riserva di posti a fronte del possesso di alcuni titoli, tra cui, in primis, il servizio civile universale. Chi non possiede questi titoli teme di vedersi scavalcare da chi ha conseguito un punteggio minore, preferendo così non partecipare.