Dal 10 al 30 maggio 2024 sono aperte le domande per accedere alle graduatorie ATA di prima fascia. In questo lasso di tempo gli interessati avranno la possibilità di inserire o aggiornare la propria posizione. Sin dall’apertura delle domande sono stati diversi i dubbi emersi fra gli aspiranti al ruolo. A tal proposito, c’è chi si è domandato se il servizio da docente sia valido alla fine del raggiungimento del requisito dei 24 mesi. Facciamo subito un po’ di chiarezza.

ATA prima fascia: il servizio docente vale per raggiungere i 24 mesi?

Per accedere alle graduatorie ATA di prima fascia è necessario avere 24 mesi di servizio (o 23 mesi e 16 giorni, anche non continuativi). Questo però non è l’unico requisito d’accesso. Occorre anche aver lavorato come personale ATA a tempo determinato nella stessa provincia e nello stesso profilo professionale per cui si concorre. Da qui possiamo dedurre che un docente con anni di servizio, ma non come personale ATA non può presentare la domanda ATA 24 mesi.

Come ha precisato Cristina Dal Pino di Anief: “la domanda 24 mesi si presenta se hai acquisito almeno 24 mesi o 23 mesi e 16 giorni nel profilo ATA. Poi se hai fatto il servizio da docente ti viene considerato assolutamente e lo devi inserire, vale 0,10, ma occorre prima fare la domanda in terza fascia, non nella prima fascia“. Dunque, il servizio svolto da docente non è valido al fine del raggiungimento del requisito dei 24 mesi, ma dà comunque punteggio.

Quanti punti si ottengono con il servizio da docente

Sebbene il servizio da docente non conti per raggiungere il requisito dei 24 masi, viene comunque valutato come Altro servizio e determina un punteggio pari a:

  • 0,10 punti per ogni mese di servizio o frazione superiore a 15 giorni nel caso dei profili professionali di assistente ammnistrativo, assistente tecnico, cuoco, infermiere;
  • 0,15 punti per ogni mese di servizio o frazione superiore a 15 giorni nel caso dei profili professionali guardarobiere e collaboratore scolastico, addetto aziende agrarie (operatore dei servizi agrari nel nuovo ordinamento ATA entrato in vigore dal 1° maggio).