Le vicende giudiziarie che coinvolgono la procedura straordinaria del concorso per dirigenti scolastici sono solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di controversie legate al concorso nazionale indetto nel 2017. Il concorso riservato, si è recentemente concluso con la pubblicazione della graduatoria finale, già soggetta a rettifiche. Era stato presentato come la soluzione definitiva per chiudere i contenziosi ancora aperti. Tuttavia, si sta rivelando un problema ancora più gravoso, con il potenziale di creare gravi ripercussioni su centinaia di scuole in tutto il Paese.
Crisi nella gestione del concorso per dirigenti scolastici
A soli dieci giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, un momento critico in cui le scuole stanno finalizzando la loro organizzazione per affrontare le sfide imminenti, ben 519 istituti scolastici si trovano senza un dirigente. Così rischiano di entrare in una situazione di stallo. Questo scenario paradossale evidenzia la responsabilità politica del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il MIM non è riuscito a gestire con trasparenza e correttezza una procedura tanto complessa quanto delicata.
FLC CGIL: gestione errata da parte del MIM
La gestione è stata invece caratterizzata da superficialità e approssimazione. Lo dimostra la mancanza di direttive chiare nel decreto riguardo la composizione del punteggio finale per l’inserimento in graduatoria. La procedura è rimasta per settimane in balia di pressioni politiche contrastanti e persino oggetto di interrogazioni parlamentari.
Invece di continuare a proporre riforme di cui le scuole non avvertono il bisogno, il ministro Valditara dovrebbe prioritariamente adoperarsi per risolvere in modo rapido ed efficace le problematiche sorte. Così afferma la FLC CGIL nel suo comunicato.