Erano stati 387 i docenti risultati vincitori alle prove suppletive del concorso docenti del 2020. L’ultimo orientamento giurisprudenziale del Consiglio di Stato (sentenza n. 766/24) ha però messo a rischio il ruolo di coloro, tra questi, che sono stati assunti a tempo indeterminato solo pochi mesi fa, in occasione delle immissioni dell’a.s 2023/24. La vicenda ha fatto il giro dei media, grazie anche alla voce sollevata dagli insegnanti coinvolti, che hanno sensibilizzato sul loro caso tramite anche l’avvio di una petizione online. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è di recente intervenuto confermando i contratti dei questi docenti per l’attuale anno scolastico, e annunciando di voler trovare una soluzione alla criticità del caso.
Soluzione vicina per i vincitori delle prove suppletive
Il caso in questione riguarda quei candidati al concorso del 2020 ai quali venne preclusa la partecipazione alle prove scritte originariamente calendarizzate dall’amministrazione perché impossibilitati a causa delle restrizioni imposte durante la pandemia da Covid-19.
Le prime pronunce giudiziali furono favorevoli agli interessati, sul presupposto che l’impedimento oggettivo alla partecipazione alle prove di concorso non potesse penalizzare gli stessi. Pertanto, l’amministrazione fu costretta a predisporre, in esecuzione delle sentenze, apposite sessioni suppletive delle prove scritte e orali e si procedette all’inserimento nelle graduatorie di merito. Con la sentenza 766/24 si è formato l’orientamento del Consiglio di Stato opposto, secondo cui la situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, unitamente alle conseguenti misure adottate a tutela della pubblica incolumità, non risultano sufficienti a superare i principi di contemporaneità e contestualità delle prove concorsuali.
Alla luce di tutto ciò, considerata anche la complessità degli interessi coinvolti, primo fra tutti quello di garantire la continuità didattica per gli studenti, l’amministrazione non procederà a risolvere unilateralmente i rapporti di lavoro di tali docenti nel corso del corrente anno scolastico. In una nota Giuseppe Valditara ha poi specificato: ““Il Ministero ha inoltre già attivato le opportune iniziative normative per consentire il superamento delle criticità dovute al mutato orientamento giurisprudenziale che renderebbe inutilmente superate le prove suppletive da parte di questi docenti”.