Circa 100mila aspiranti stanno aspettando la pubblicazione del bando relativo al primo concorso legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: l’uscita del bando sta tardando anche e soprattutto a motivo della determinazione del numero delle cattedre da mettere a disposizione. Il nuovo contingente di docenti è, in questo momento, oggetto di valutazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. 

Concorso docenti 2023, quanti posti saranno banditi?

Premesso che si tratta del primo dei due concorsi previsti dal PNRR (il secondo dovrebbe svolgersi nella primavera 2024), ci sono ancora dei dubbi in relazione al numero dei posti che saranno ufficialmente banditi. Inizialmente, come risaputo, i posti dovevano essere 30.216, ovvero 21.101 posti comuni e 9.115: questi i numeri che sono stati riportati nel decreto di autorizzazione pubblicato lo scorso mese di agosto. Tuttavia, dal momento che le operazioni di immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2023/24 non hanno permesso la copertura di circa 10mila cattedre, si è pensato di includere queste cattedre nei posti da mettere a disposizione per il primo concorso PNRR.

I posti saranno, dunque, 40mila circa? Secondo uno studio curato da Orizzonte Scuola, i posti che potrebbero essere aggiunti ai 30.216 previsti inizialmente sarebbero 7000 circa. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, aveva parlato di circa 10mila posti residui: tuttavia lo scorrimento delle graduatorie e le procedure connesse non erano state ancora completate. In base a questa stima, sarebbero 7.678 i posti da aggiungere ai 30.216 già autorizzati nel decreto pubblicato ad agosto.

Il secondo concorso

Il secondo concorso riguardante la fase transitoria amplierà la platei dei possibili partecipanti, visto che potranno concorrere anche coloro che avranno conseguito almeno 30 dei 60 CFU previsti dalla nuova disciplina per ottenere l’abilitazione. I posti che verranno messi a disposizione per il secondo concorso saranno quelli che risulteranno liberi in seguito ai pensionamenti (mediamente sono circa 25 mila). Nel caso in cui risultassero posti non coperti nel primo concorso, questi potranno essere aggiunti al secondo.