graduatorie
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Sono giunte in redazione diverse richieste di chiarimento in merito al funzionamento dell’l’algoritmo usato per la graduatoria finale del concorso docenti. I casi presentati sono diversi e riguardano diverse classi di concorso e regioni, ma in molti si lamentano del fatto che non sono state rispettate le indicazioni del bando rispetto alle riserve. Insomma, qualcosa, secondo i nostri lettori, non quadra nei punteggi. Abbiamo fatto esaminare alcune delle richieste all’Avvocato Angela Maria Fasano, che risponde nel seguente modo.

Algoritmo GM concorso docenti: come sapere se ci sono errori?

I quesiti posti in essere hanno natura squisitamente tecnica, e non già giuridica. La soluzione interpretativa, a tal fine, può essere resa mediante il deposito, in nome e per conto del concorrente, di una istanza di accesso agli atti, per poter aver piena contezza del software di funzionamento dell’algoritmo.

Invero, deve essere riconosciuto il diritto di accesso all’algoritmo del software di gestione di un procedimento amministrativo ogni qualvolta quest’ultimo possa configurarsi come atto amministrativo cd. informatico in senso stretto ai fini che interessano della sua piena ammissibilità in sede di accesso agli atti ai sensi dell’art. 22 della legge n. 241 del 1990.

Questo perché il software di funzionamento dell’algoritmo deve essere inteso come atto amministrativo cd. informatico in senso stretto ai fini che interessano della sua piena ammissibilità in sede di accesso agli atti ai sensi dell’art. 22 della Legge n. 241 del 1990.

Diritto di accesso agli atti

Come già chiarito dal TAR Lazio  il diritto di accesso, non avendo contezza a priori del sistema, deve riconosciuto all’algoritmo in quanto lo stesso nella sostanza, gestisce in modo automatico e per mezzo di un complesso sistema informatico il procedimento delle graduatorie del concorso dei docenti per l’anno di riferimento, caratterizzando in modo decisivo lo stesso procedimento atteso che l’individuazione, in concreto, dei vincitori è individuata esclusivamente dal predetto algoritmo. Naturalmente, sostiene il giudice amministrativo, il ricorso e l’utilizzo a uno strumento innovativo, come il programma informatico, per soddisfare le predette esigenze proprie dell’amministrazione procedente non può, pertanto, riverberarsi in senso limitante dell’ampiezza del potere di accesso degli interessati dalla procedura stessa.

Alla luce di tali considerazioni, quindi, diventa fondamentale tracciare un contesto normativo trasparente, che del resto è visto come un elemento chiave per lo sviluppo della società e di sistemi autonomi di mercato, in cui prodotti e servizi possono essere distribuiti senza problemi. In tal senso, i nostri utenti dovranno, con il supporto di un legale specializzato in Diritto scolastico, presentare istanza di accesso agli atti avente ad oggetto il documento informatico, ovvero il software di funzionamento dell’algoritmo inerente al concorso scuola di interesse, chiedendo espressamente le modalità operative dell’algoritmo.

avv. Angela Maria Fasano