Il primo concorso docenti PNRR è stato bandito, per infanzia primaria e secondaria rispettivamente con i bandi DDG n. 2575/2023 e DDG n. 2576/2023. La presentazione delle domande di partecipazione si è chiusa lo scorso 9 gennaio. Ora si attende di conoscere la data della prova scritta. Quali step mancano prima dello svolgimento della stessa? Facciamo il punto della situazione.
Concorso, i passaggi che precedono lo svolgimento della prova scritta
I due adempimenti propedeutici all’organizzazione della prova scritta sono:
- pubblicazione del calendario nazionale della prova scritta sul sito InPa (www.inpa.gov.it) e sul sito del Ministero dell’Istruzione (www.miur.gov.it);
- formazione delle commissioni.
Ricordiamo che le domande pervenute al Ministero dell’Istruzione e del Merito sono state complessivamente 372.804 per cui, dato l’elevato numero di partecipanti, le prove scritte non potranno svolgersi in un’unica giornata. Come specificato infatti nel video tutorial pubblicato dallo stesso Ministero la prova si potrà svolgere su due turni giornalieri, su tutto il territorio nazionale e in più giornate: un turno al mattino dalle 9 alle 10,40 (operazioni di identificazione alle ore 8) e uno di pomeriggio dalle 14,30 alle 16,10 (operazioni di identificazione alle ore 13,30).
L’elenco delle sedi d’esame, con la loro ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati distribuita in ordine alfabetico, sarà resa nota ai candidati dagli Uffici Scolastici Regionali presso i quali si svolge la prova almeno 15 giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato sui rispettivi albi e siti internet e sul Portale Unico del Reclutamento.
Manca il decreto sui compensi delle commissioni
Dopo la prova scritta sarà la commissione, i cui componenti ancora una volta non usufruiscono di esonero dal servizio, a stabilire il calendario delle prove orali. Ovviamente quest’ultimo aspetto dipenderà dalle singole classi di concorso oltre che dal numero dei candidati che supereranno la prova scritta. Inoltre era idea del Ministero quella di assegnare un bonus alle commissioni virtuose che concludessero i lavori entro un tot di tempo stabilito, ma ad oggi manca anche questo decreto.