Come è stato più volte ribadito la graduatoria di merito che scaturirà dal concorso bandito a dicembre, la cui domanda di partecipazione scadrà alle ore 23.59 del 9 gennaio 2024, sarà formata da soli vincitori, vale a dire da tutti coloro che, oltre a superare entrambe le prove almeno col punteggio minimo, rientreranno nel numero di posti messi a bando per quella classe di concorso nella regione scelta. Ricordiamo che è prevista una riserva dei posti del 30% per i candidati con tre anni di servizio negli ultimi dieci nelle scuole statali, di cui uno specifico, anche non consecutivi e le altre riserve di posti previste nel pubblico impiego. I candidati che risulteranno invece idonei entreranno nella graduatoria di merito? Facciamo chiarezza.

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Idonei, integreranno solo eventuali rinunce dei vincitori

E’ prevista l’integrazione, nel limite dei posti banditi, della graduatoria di merito nella misura delle eventuali rinunce all’immissione in ruolo successivamente intervenute, con i candidati che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo previsto per il superamento delle prove concorsuali. Questa è l’unica speranza che possono nutrire gli idonei così come previsto dai regolamenti concorsuali. Non è prevista nemmeno la trasformazione della graduatoria in una graduatoria ad esaurimento per tutti coloro che superano le prove (come avvenuto, ad esempio, per il concorso 2020). Questa previsione allo stato attuale non può essere predetta e non sappiamo se anche stavolta potrebbe profilarsi questa eventualità, intanto perchè comunque sarebbe una decisione da adottare in sede politica, e poi siamo di fronte ad un concorso del PNRR, con impegni stringenti che il nostro Paese deve rispettare con l’UE.

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Tra l’altro, volendo fare una considerazione a margine, come sostenuto anche dall’esperta di normativa scolastica Sonia Cannas in una diretta di Orizzonte Scuola, includere anche idonei non vincitori potrebbe comportare una rivisitazione della distribuzione dei posti. Operazione, questa, di non poco conto e di difficile messa in atto.