Concorso
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Concorsi docenti, proseguono tra mille polemiche le prove orali e pratiche del primo concorso legato al PNRR: se da una parte la prova scritta ha fatto registrare un’altissima percentuale di ‘promossi’, quella orale sta evidenziando una notevole disparità di giudizio da commissione a commissione, con voti molto bassi, in talune circostanze, rispetto alla prova svolta del candidato.

Secondo concorso docenti in arrivo a fine anno: il paradosso di escludere dalle graduatorie di merito gli idonei

Uno dei paradossi di questo primo concorso docenti PNRR è quello legato alla decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di prevedere solamente l’assunzione dei vincitori: le graduatorie di merito, pertanto, non includeranno i cosiddetti ‘idonei, ovvero coloro che, pur superando il concorso, non rientrano nel numero di posti banditi per quella specifica classe di concorso e per quella determinata regione. Si tratta di candidati che, dal punto di vista meritocratico, avrebbero il diritto di essere assunti ma che, sono costretti a restare fuori per questa scelta ministeriale.

Il paradosso è che, solamente tra qualche mese, verrà bandito un secondo concorso (già rinviato, prima a settembre, poi a novembre-dicembre). A questo secondo concorso PNRR potranno partecipare tutti coloro che erano già in possesso dei requisiti del primo concorso oltre agli aspiranti che, prima della scadenza dei termini di presentazione della domanda per il secondo concorso, avranno conseguito almeno 30 dei 60 CFU validi per l’abilitazione. In pratica i requisiti saranno i seguenti:

  • Laurea di accesso alla classe di concorso o abilitazione;
  • Abilitazione o diploma per ITP;
  • 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale, di cui uno specifico per la classe di concorso;
  • Laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022;
  • Laurea + almeno 30 CFU dei 60 CFU validi per l’abilitazione.

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E allora in molti si chiedono: perché organizzare, a distanza di pochi mesi, un altro concorso pressoché identico, senza invece considerare, nelle graduatorie di merito del primo concorso, gli idonei? La questione, comunque, sarà affrontata a livello politico. Prima dell’uscita del bando del secondo concorso, non si escludono possibili aperture, così come avvenuto alcune volte in passato.