Concorso scuola
Concorso scuola

Concorsi docenti, le prove orali della prima procedura concorsuale legata al PNRR stanno suscitando un’ondata di polemiche. Se da una parte la prova scritta è stata superata da un alto numero di candidati, la prova orale sembra andare verso un’altra direzione. Le lamentele sui social non si contano: c’è chi soprattutto punta il dito contro le commissioni, ‘colpevoli’ di dare voti bassi nonostante prove eccellenti.

Concorsi docenti, domande assurde alle prove orali: il voto è affidato alla fortuna

Le varie commissioni del concorso docenti, sparse in tutt’Italia, stanno procedendo ad una vera e propria selezione. Today.it ha raccolto alcune testimonianze dei candidati che hanno già sostenuto la prova orale. “Sono molto delusa: un concorso che premia solo il nozionismo”, ha dichiarato una candidata. “Insegno da 7 anni – scrive un’altra docente sui social – Ho fatto l’orale. La domanda estratta? Un terno al lotto, una domanda assurda, che neanche i miei colleghi più vecchi sanno, che ho difficoltà a trovare sui libri e internet. Sono molto stanca, non parteciperò più a un concorso”.

Passare il concorso? Spesso dipende dalla commissione

C’è chi si sfoga affermando che il destino del concorso è, spesso, affidato alla ‘bontà’ o meno delle commissioni, le quali possono rifilare un voto molto basso, nonostante un orale eccellente. I criteri di valutazione, quindi, non sono gli stessi: variano da commissione a commissione, e anche qui è un terno al lotto. 

Orali concorso in piena estate

Manuela Calza, coordinatrice nazionale FLC-CGIL, denuncia: “Non c’è stata mai la volontà di realizzare un sistema strutturale di formazione e reclutamento: tutto cambia a ogni governo. I ritardi e il largo numero di partecipanti che hanno passato lo scritto, hanno fatto slittare gli orali in piena estate, una dinamica che non consente alle commissioni di lavorare serenamente, né di avviare il prossimo anno scolastico con i docenti in cattedra”.