Sono oltre mezzo milione le candidature inviate per soli 45.000 posti da insegnante previsti per il primo concorso PNRR, di cui si attende la calendarizzazione della prova scritta. La situazione è particolarmente aggravata per quanto riguarda le cattedre di sostegno, dove la domanda supera di gran lunga l’offerta. Nonostante questi numeri non è prevista alcuna prova preselettiva. Sono infatti previste solo una prova scritta e una prova orale. Vediamo i dettagli.
La prova preselettiva sarà prevista solo dopo la fase transitoria
Saranno pochi gli aspiranti che riusciranno a conquistarsi un posto nella graduatoria di merito che scaturirà dal primo concorso PNRR. Il tutto si consumerà solo con la prova scritta e la prova orale. A differenza di alcune procedure precedenti non è prevista alcuna preselezione. Non deve infatti trarre in inganno l’art. 5 comma 1 dei decreti che regolamentano i concorsi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria (DDG n. 205 e 206 pubblicati il 29 novembre 2023). In questa previsione si legge infatti: “Al ricorrere delle condizioni di cui all’articolo 4, comma 2, e nel caso in cui l’amministrazione si avvalga della facoltà prevista dal medesimo comma, ai fini
dell’ammissione alle prove scritte i candidati superano una prova di preselezione computer-based, volta all’accertamento delle capacità logiche e di comprensione del testo.” L’art 4 comma 2 a cui rimanda questa disposizione fa però riferimento ad una prova scritta a risposta aperta. Mentre per tutta la fase transitoria, quindi fino alla fine del 2024, la prova scritta sarà a risposta multipla e non sarà quindi contemplata alcuna prova preselettiva.