Mentre proseguono le prove pratiche e orali del primo concorso del PNRR continua anche la delusione di coloro che hanno superato tutte le prove ma non sono riusciti a risultare a vincitori. Nel frattempo si cominciano a vedere, a macchia d’olio, le prime pubblicazioni delle graduatorie di merito. Ma quale futuro tocca agli idonei? E su quali uniche certezze possono contare? Facciamo chiarezza.
Idonei: eventuale ‘ripescaggio’ e 3 punti nelle Gps nel 2026
L’idea di doversi cimentare in un nuovo concorso (il cui bando è atteso verso novembre/dicembre 2024) non piace ai candidati risultati idonei al primo concorso del PNRR, che si ritroverebbero ad affrontare sostanzialmente le stesse prove con lo stesso programma di studio. Eppure sembra solo questa l’unica prospettiva per poter aspirare al ruolo (oltre ad affrontare anche i percorsi di abilitazione per quanto riguarda i docenti della scuola secondaria). Si fa quindi sempre più accesa la richiesta che venga costituita una graduatoria ad esaurimento, come già avvenuto con gli idonei del concorso del 2020.
Per quest’anno però gli idonei, per come stanno le cose attualmente, possono solo sperare di essere ‘ripescati’ qualora vi fosse la rinuncia da parte dei vincitori della medesima classe di concorso. Per il resto, l’unica certezza su cui possono fare affidamento è il godimento di 3 punti aggiuntivi nelle Gps in occasione del prossimo aggiornamento delle graduatorie (quindi nel 2026). Quest’anno non è stato possibile per la stragrande maggioranza dei partecipanti al concorso perchè le graduatorie di merito non sono state pubblicate entro il 24 giugno, data ultima di aggiornamento delle Gps.