Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto riguardante il Regolamento del prossimo concorso scuola secondaria, il primo legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il bando, ormai, dovrebbe essere imminente. Tra i quesiti posti dagli aspiranti al concorso, c’è anche quello relativo agli anni di servizio eventualmente prestati presso le scuole paritarie.
Concorso secondaria, gli anni di servizio prestati presso le scuole paritarie non hanno valenza
In merito al servizio prestato nelle scuole paritarie, Roberta Vannini di UIL Scuola, nel corso di un suo intervento a Orizzonte Scuola, ha precisato che gli anni di servizio non potranno essere conteggiati ai fini della partecipazione al prossimo concorso. ‘Per il concorso straordinario – ha ribadito l’esponente di UIL Scuola – valgono i 3 anni di servizio svolti all’interno della scuola statale‘. In ogni caso, Roberta Vannini ha ricordato il requisito alternativo per poter accedere al prossimo concorso scuola secondaria, ovvero il possesso del titolo di studio e dei 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
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I requisiti di partecipazione al prossimo concorso, per i posti comuni, sono i seguenti: laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso più abilitazione per la specifica classe di concorso oppure tre anni di servizio negli ultimi cinque, entro il termine di presentazione della domanda, svolti presso le scuole statali, anche non continuativi, di cui almeno uno specifico oppure laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso più 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Nel caso in cui l’aspirante dovesse superare la procedura concorsuale, dovrà comunque ‘frequentare un percorso formativo, senza sbarramento e quindi con accesso diretto, per acquisire gli ulteriori 36 CFU che permetteranno di raggiungere i 60 CFU e ottenere l’abilitazione’.
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